Ha fatto discutere e lo sta facendo tutt’ora l’evasione di due deteuti dal Carcere “Ernesto Mari” di Trieste, avvenuta nel pomeriggio dello scorso Venerdi 4 Marzo 2022 durante l’ora d’aria. Due cittadini stranieri, infatti, approffittando della situazione all’aria aperta e delle ridotte capacità delle guardie di controllare tutti i detenuti, avevano scavalcato l’alto muro di cinta che guarda sulla Via della Fonte, dileguandosi lungo la Via Fabio Severo. Fortunatamente, la rocambolesca fuga è terminata di li a poche ore, sull’ Altopiano Carsico. Il primo, un ventitrenne romeno (condannato a 20 anni di reclusione) è stato infatti fermato dalle volanti della Polizia di Stato nei pressi di Banne, mentre, il secondo, un trentunenne marocchino (in attesa di giudizio), è stato bloccato a Villa Opicina. Decisive sono state, in questo caso, le segnalazioni della cittadinanza che ha collaborato con le Forze dell’Ordine nelle operazioni di cattura. Ad ogni modo, la compiuta evasione ha indotto la direzione del carcere ad attuare una importante riflessione sull’aspetto sicurezza della casa circondariale; riflessione che, secondo quanto riportato dal quotidiano locale “Il Piccolo”, sembrerebbe essere già stata preventivamente calendarizzata nell’annuale piano di interventi, dove era stato previsto un aggiornamento dei sistemi di sicurezza della struttura, in primis quello relativo alla videosorveglianza. Inoltre, maggiore attenzione verrà posta alla sicurezza del muro di cinta, già alto oltre sei metri, dal quale sono fuggiti i due detenuti.  Questi ultimi, ora si trovano nuovamente ospitati all’interno del Coroneo. Il romeno, residente a Trieste, dovrebbe restare nel Capoluogo Giuliano, il marocchino, invece, sarà trasferimento nel carcere di Salerno in quanto accusato di essere a capo di una banda che, a fine 2020, ave-
va messo a segno una serie di rapine e aggressioni in terra campana. A rendere nota la notizia, lo stesso direttore del carcere triestino, Graziano Pujia sulla stampa locale.(triesteallnews)

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