Firenze. Cartabia annuncia: “11 milioni per rifare tutto Sollicciano”

L’annuncio nel giorno della visita della ministra Cartabia: “Qui molte criticità”. L’annuncio è arrivato al termine dell’attesa visita della ministra Cartabia a Sollicciano. Undici milioni, di cui 7 dello Stato e 4 della Regione, saranno investiti per rifare il carcere attraverso lavori strutturali. La visita della ministra è stata anche l’occasione per vedere da vicino le pessime condizioni in cui versa la struttura: “Ma anche il carcere fa parte della Repubblica”, ha sottolineato Cartabia.

Undici milioni per rifare Sollicciano. È quanto stanziato dal Ministero della Giustizia (7 milioni) e dalla Regione (4 milioni) per dare nuova vita, entro il 2024, al penitenziario fiorentino. Una svolta importante annunciata ieri dalla ministra della giustizia Marta Cartabia che, dopo l’invito del sindaco Dario Nardella, è arrivata in visita al carcere incontrando alcuni detenuti e agenti, rendendosi personalmente conto del degrado in cui versa l’istituto.

La cifra più corposa (4,5 milioni) sarà utilizzata per realizzare opere di efficientamento energetico: installazione di pannelli fotovoltaici e sostituzione degli infissi nelle aree detentive, negli uffici e nelle caserme. Ci sono poi 2,6 milioni che saranno destinati alla sistemazione delle facciate esterne, alla coibentazione di tutti i padiglioni detentivi con la conduzione di acqua calda nei reparti dove adesso manca. Quasi 2 milioni andranno al potenziamento della videosorveglianza esterna, con tanto di sistema anti scavalcamento. E ancora 1,4 milioni serviranno per realizzare due campi da calcetto. Saranno poi rifatte le docce, rimossi i parapetti in degrado presenti sul camminamento di ronda e ristrutturati chiesa e teatro del reparto femminile.

“Questo penitenziario ha molte criticità a partire dalle strutture, gli edifici e i locali, per continuare con le condizioni generali che portano a situazioni di aggressioni nei confronti della polizia che sono situazioni gravi e difficili da gestire – ha detto la ministra Cartabia – Difficoltà di vigilanza ma anche condizioni che mettono i detenuti in situazioni tali da praticare forme di autolesionismo e tentativi di suicidio.

Tutto questo – ha aggiunto – richiede risposte articolate e complete ma venire a visitare il carcere ha anche significato vedere dei lavori in corso, ho potuto constatare con i miei occhi che non si tratta solo di progetti ma che una forte importante ristrutturazione straordinaria è in atto. Tutta la Repubblica in tutte le sue autorità di vario livello – ha concluso – si interessa al carcere, perché è parte delle Repubblica Italiana”.

“È fondamentale – ha detto il sindaco Nardella – che Sollicciano non sia vissuto come un luogo avulso ed estraneo alla vita della città, che si possa fare il massimo dell’investimento possibile sul reinserimento sociale dei detenuti perché possano uscire migliori di come sono entrati proprio per evitare che i livelli di recidiva possano essere alti a scapito della comunità della stessa città. Abbiamo anche chiesto un impegno a valutare e a studiare tutte quelle che sono le possibili azioni di intervento strutturale su quella che è una struttura carceraria che ha molti limiti funzionali”.

La ministra ha anche incontrato il cappellano del carcere don Vincenzo Russo, che ha lasciato a Cartabia una lettera: “La pandemia da Covid – è scritto nella missiva – si è affiancata alla presenza in carcere di persone malate, tossicodipendenti, disagiati psichici, malati comuni e gravi, che faticano ad avere cure adeguate ed assistenza”. E proprio il Covid è un’emergenza di Sollicciano, visto che sono circa cento i detenuti positivi, tutti trasferiti in un singolo reparto in isolamento dal resto della popolazione carceraria.(Corriere Fiorentino)

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