Senato della Repubblica seduta n. 393 del 11/01/2022

Interrogazione indirizzata ai Ministri della giustizia e dell’interno dei Senatori CORRADO, ANGRISANI, GRANATO, LANNUTTI, MORRA sulle piante organiche del personale di polizia giudiziaria presso i tribunali

Ai Ministri della giustizia e dell’interno. – Premesso che:

risulta agli interroganti che le sezioni di polizia giudiziaria siano uffici di polizia presenti presso i tribunali che svolgono attività investigativa, senza particolari limiti di materia, alle dirette dipendenze dell’autorità giudiziaria. Solo sul piano amministrativo detto personale è gestito dalle diverse forze di polizia da cui proviene, perché in sostanza si tratta di investigatori distaccati presso gli uffici giudiziari per svolgere il loro servizio in abiti civili, operando a stretto contratto con i magistrati (si veda il codice di procedura penale, articoli 55, 56, 57 58 e 59);

l’art. 6 del decreto legislativo 28 luglio 1989, n. 271, recante “Norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale”, stabilisce che l’organico delle sezioni di polizia giudiziaria dev’essere costituito da un numero di unità non inferiore al doppio di quello dei magistrati previsti nell’organico delle singole procure della Repubblica. Per le procure distrettuali il rapporto dev’essere, invece, almeno il triplo (si veda “Circolare 4 ottobre 2010 – decreto interministeriale di determinazione dell’organico delle sezioni di polizia giudiziaria per il biennio 2009-2010. Note esplicative” del 4 ottobre 2010 sul sito del Ministero della giustizia);

considerato che:

per quanto riguarda la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, nella carta dei servizi di dicembre 2013, la più recente disponibile in rete e basata su dati del 2012, si evidenziava una mancanza di personale che coinvolge anche la polizia giudiziaria. Vi si legge: “A fronte di una pianta organica che prevedrebbe 68 unità, ne risultano effettive solo 61 delle quali solo il personale della Guardia di finanza e del Nucleo investigativo Sanità Ambientale risultano essere interamente coperte”;

la suddetta previsione (68 unità) non interamente coperta (61 unità) discendeva dal fatto che, secondo la pianta organica, il personale di magistratura di Catanzaro doveva contare 42 togati (tra cui il procuratore, 2 aggiunti e 18 sostituti), ma nella realtà i sostituti erano 16 invece di 18 e i vice procuratori onorari 14 invece di 21, con un totale di 33 unità in luogo di 42. Ai 19 magistrati presenti (invece di 21), sarebbero toccate, come detto, 68 unità di polizia giudiziaria;

valutato che:

all’aumento dell’organico dei magistrati intervenuto da allora, tale per cui oggi la Procura di Catanzaro ne conta in totale 27 (si veda “magistrati 9” sul sito della Procura), non sembra avere tenuto dietro un incremento delle unità di polizia giudiziaria previste (81), nonostante le istanze in tal senso inviate dal procuratore;

in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario 2020, il 1° febbraio, il procuratore aveva fatto istanza di aumento degli organici, anche in riferimento alle sezioni di polizia giudiziaria, direttamente al rappresentante del Ministro della giustizia, Mario Di Iorio, dichiarando: “Da tre anni risultano bloccate le tavole delle sezioni di polizia giudiziaria, noi a Catanzaro vantiamo uno scoperto di diciotto unità” e chiedendo di superare le diatribe in atto tra Ministero della giustizia e Ministero dell’interno per coprire quella carenza (si veda un video sul punto diffuso su “Youtube”). Aveva poi rinnovato l’appello in occasione delle audizioni svolte a Catanzaro dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere il 28 settembre 2020 (“Commissione antimafia a Catanzaro, Gratteri: ‘Rinascita da novembre in Calabria'” su “lacnews24”),

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo possano riferire con quale frequenza, secondo quali criteri e con quali garanzie di trasparenza ed efficienza siano definiti e gestiti i numeri del personale di polizia giudiziaria;

come possano giustificare, a due anni di distanza dalle richieste esplicite del procuratore di Catanzaro, il mancato completamento della pianta organica nella sezione di polizia giudiziaria di un distretto la cui delicatezza e importanza sono perspicue, nel panorama nazionale;

se non ritengano opportuno promuovere un’indagine interna volta a comprendere le ragioni di una situazione che pregiudica gravemente l’attività di polizia giudiziaria della Procura, dove tra l’altro si sta svolgendo il più significativo processo alla ‘ndrangheta mai celebrato;

se intendano assumere impegni precisi, quanto al personale, e garantire tempi certi per la risoluzione del problema.

(3-03010)

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