Il NotiziAlsippe del 2 dicembre
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Sopralluogo carcere Turi.Scatigna: “La Regione Puglia deve garantire cure ai detenuti. Un atto necessario anche per tutelare il lavoro degli agenti di Polizia Penitenziaria”
“Stipulare un accordo che preveda l’ingresso di specialisti che, su base volontaria, possano prendersi cura dei detenuti all’interno della casa di reclusione di Turi”. E’ quanto si prefigge il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Tommaso Scatigna, che annuncia: “Sarà mia premura, già nelle prossime ore, coinvolgere l’assessorato regionale alla Sanità affinché si possa iniziare a dare risposte concrete a una vera e propria emergenza che attanaglia le nostre carceri”. Il sopralluogo del consigliere regionale meloniano svoltosi stamane nella struttura in provincia di Bari è avvenuto alla presenza della direttrice, Nicoletta Siliberti; del dirigente comandante Luigi Tarulli e dell’ispettore Gaetano De Michele: “che ringrazio per la loro disponibilità e professionalità – sottolinea Scatigna – Permettere che le cure ai detenuti avvengano in loco, permetterebbe di non distrarre gli agenti di Polizia Penitenziaria, attualmente non a pieno organico, dalla traduzione dei detenuti dal carcere verso le strutture sanitarie esterne che, in media, sono circa un centinaio al mese, lasciando scoperti i reparti del carcere. La struttura di Turi – evidenzia Scatigna – è peraltro dotata di spazi dove potrebbero essere garantite molteplici cure ai detenuti: dall’infermeria alla farmacia fino all’odontoiatria e alla radiologia dove, però, il macchinario per effettuare gli esami risulta purtroppo guasto da tempo. Coinvolgere personale medico specializzato su base volontaria può quindi rappresentare una boccata d’ossigeno che andrebbe a risolvere due tipologie di emergenze: quella della salute dei detenuti e quella della sicurezza stessa degli agenti di Polizia Penitenziaria che svolgono quotidianamente un lavoro complesso, encomiabile e psicologicamente gravoso e che, troppo spesso, sono vittime di atti di violenza da parte dei detenuti verso i quali, stante la loro pena da scontare, bisogna approcciarsi con spirito di umanità garantendo loro il diritto alla salute”, conclude Scatigna.(consiglio.puglia)
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