Il NotiziAlsippe del 27 novembre

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Il ministro Nordio risponde al question time alla Camera

Interrogazione, presentata da Maurizio Lupi (NM), sulle misure a favore dei detenuti e degli agenti di Polizia penitenziaria, in relazione alle condizioni di vita e di lavoro all’interno delle carceri.

Misure a favore dei detenuti e degli agenti di polizia penitenziaria, in relazione alle condizioni di vita e di lavoro all’interno delle carceri – 3-01583

LUPI, ROMANO, BICCHIELLI, BRAMBILLA, CARFAGNA, CAVO, ALESSANDRO COLUCCI, PISANO, SEMENZATO e TIRELLI. 

 — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   l’articolo 27 della Costituzione sancisce che le pene «non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato»;

   il 19 novembre 2024 nel carcere di Genova Marassi si è consumato l’ottantunesimo suicidio di un detenuto dall’inizio del 2024;

   la maggior parte dei suicidi in carcere riguarda persone tra i 26 ed i 39 anni e circa due terzi dei casi erano soggetti accusati, o condannati, per reati contro le persone;

   ai suicidi dei detenuti si sommano anche i suicidi degli agenti di polizia penitenziaria, sette dall’inizio del 2024, i quali hanno subito inoltre circa 2.000 aggressioni;

   i dati registrano un netto aumento rispetto ai numeri del 2023 e le cause si riscontrano facilmente nelle condizioni in cui versano le carceri e, in particolare, nel sovraffollamento;

   a livello nazionale il sovraffollamento medio è del 133,25 per cento, con 62.323 detenuti rispetto ad una capienza regolamentare di 51.162;

   dagli ultimi dati disponibili dell’associazione Antigone risulta che in Italia vi siano 31.068 agenti di polizia penitenziaria, il 16 per cento in meno della dotazione necessaria, con una media di 1,96 detenuti per ogni agente a fronte di 1,5 previsti;

   il dato nazionale mostra come le carceri più grandi siano anche quelle con minor numero di agenti rispetto ai detenuti;

   si riscontra che sono sempre di più i poliziotti di polizia penitenziaria che decidono di lasciare il lavoro: nel 2022 si sono registrate 1.000 dimissioni, di cui 900 solo nei primi mesi dell’anno;

   dei nuovi agenti assunti, uno su quattro sceglie di dimettersi entro il primo anno di servizio e molti abbandonano già durante il corso di formazione dopo il tirocinio in istituto; l’ultimo corso, che vendeva banditi circa 1.750 posti, ha visto soltanto 1.300 persone terminare il percorso;

   le condizioni critiche di molti immobili che ospitano istituti penitenziari provocano spesso rivolte o tensioni all’interno delle carceri –:

   quali azioni intenda intraprendere per tutelare sia i detenuti sia gli agenti di polizia penitenziaria, nel rispetto delle norme costituzionali e delle leggi.
(3-01583)

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