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Campidoglio a Nordio: “Chiudiamo Regina Coeli, noi ci siamo
Il giorno dopo la rivolta nel carcere di Regina Coeli si contano i danni. I sindacati della polizia penitenziaria chiedono provvedimenti immediati e un aumento degli agenti. “Dopo le drammatiche vicende che si stanno susseguendo in questi giorni nell’istituto penitenziario di Regina Coeli, appare necessario prendere una decisione definitiva sul futuro di questo carcere che vede circa 1200 detenuti a fronte dei 626 posti disponibili, 15 suicidi in carcere negli ultimi 5 anni e condizioni di vita totalmente inadeguate. Così l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale Maurizio Veloccia in una nota. È del tutto evidente che mantenere la principale struttura carceraria romana all’interno di un ex Convento del 1600 è una scelta antistorica e incompatibile con qualsiasi principio di umanità e dignità delle persone”. Per l’assessore “L’unica soluzione possibile è chiudere il carcere, riconvertire la sua struttura con un progetto di rigenerazione urbana che ne tuteli la storia e il pregio architettonico e individuare contestualmente soluzioni alternative, attraverso la realizzazione di nuove strutture più piccole e più umane. Già diversi anni fa l’ex ministro Orlando aveva ipotizzato la dismissione di questo istituto, ipotizzando una collaborazione con Cassa depositi e prestiti. Bisogna ripartire da questa necessità – conclude Veloccia – superando le resistenze varie che ancora ci sono”. Si attendono le decisioni del ministro Nordio, Roma Capitale, assicura massima collaborazione istituzionale.(Radioroma)
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