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E’ iniziata molto presto stamani nella Scuola di formazione e aggiornamento “G. Falcone” la giornata dei 136 allievi di 7 scuole piemontesi, vincitrici del “Concorso sulla legalità e sull’orgoglio di combattere ogni forma di violenza”. L’evento é stato promosso dall’Assessorato all’istruzione, merito, lavoro, formazione e diritto allo studio della Regione Piemonte, dal Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria con il patrocinio del ministero della Giustizia.
Il bando di concorso, ispirato a una frase di Giovanni Falcone – “Possiamo sempre fare qualcosa” – e dedicato alla memoria dell’agente scelto della Polizia penitenziaria Giuseppe Montalto, prevedeva elaborati digitali sul tema della promozione della legalità. Le scuole vincitrici – che hanno realizzato video, foto di murales e fumetti – hanno ricevuto un contributo di 5000 euro e l’opportunità di recarsi a Roma per conoscere funzioni, reparti, specialità del Corpo e soprattutto, il suo essenziale contributo nella lotta alla criminalità organizzata.
Accolti in Aula Magna da unità del Gom-Gruppo operativo mobile, i ragazzi e i loro 24 accompagnatori sono stati salutati dalla vicecapo Dipartimento Lina Di Domenico, dall’assessora regionale del Piemonte Elena Chiorino, ideatrice dell’iniziativa, e dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove. E’ stata poi la volta dei “portavoce” delle classi premiate di presentare e commentare un video riassuntivo degli elaborati delle scuole. A seguire, l’incontro con i responsabili dei reparti e delle specialità del Corpo di Polizia penitenziaria.
Augusto Zaccariello, dirigente superiore del Gom, e il vice ispettore Pierfrancesco Apriceno hanno illustrato le funzioni del Gruppo; il primo dirigente Ezio Giacalone quelle del Nic – Nucleo investigativo centrale; il primo dirigente Alessandro Salvemini e il commissario Pietro Pagliara hanno spiegato le competenze dell’Uspev, Ufficio per la sicurezza personale e per la vigilanza; la prima dirigente Daniela Caputo e la dirigente Ilenia Pietrangeli hanno descritto l’attività del laboratorio del Dna. E’ stata poi la volta dell’assistente capo coordinatore Gianni Capparella, che ha raccontato le fasi dell’allestimento della TECA Falcone, realizzata per la conservazione e l’esposizione dell’autovettura in cui il giudice viaggiava il giorno dell’attentato di Capaci. Le varie materie trattate dai reparti saranno oggetto di gruppi di lavoro pomeridiani coordinati da referenti esperti della Polizia penitenziaria.
In programma stasera l’allestimento teatrale “Per questo”, Medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica, che sarà introdotto da Maria Falcone, sorella del magistrato e madrina del progetto. Protagonista dello spettacolo, liberamente ispirato al libro “Per questo mi chiamo Giovanni” di Luigi Garlando, una bambina che, grazie alla storia del giudice raccontata dal padre, scopre che la mafia è una nemica da combattere subito, senza aspettare di diventare adulti.
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