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Sequestrati telefoni cellulari a detenuti del carcere Ranza

La polizia penitenziaria scopre e sequestra due telefoni cellulari in uso ai detenuti del carcere Ranza di San Gimignano

Scoperti e sequestrati due telefoni cellulari in uso ai detenuti del carcere Ranza di San Gimignano. La polizia penitenziaria, nel corso dei frequenti controlli predisposti per la sicurezza, hanno rinvenuto i due apparecchi illecitamente detenuti. E utilizzati per comunicare con l’esterno. Sono in corso indagini per stabilire chi li abbia fatti entrare all’interno del carcere.

Non è la prima volta che vengono trovati apparecchi telefonici. Nel carcere di San Gimignano scontano la loro pena soggetti appartenenti ad associazioni mafiose nazionali ed estere. I telefoni servono per proseguire i traffici illeciti anche durante la detenzione.

Nei giorni scorsi il senatore Silvio Franceschelli e l’onorevole Laura Boldrini sono stati in visita al carcere Ranza. “Abbiamo riscontrato una carenza di personale di polizia penitenziaria ma anche di educatori. C’è un problema di sovraffollamento anche se non è eccessivo – 319 detenuti a fronte di una capienza di 217. Le condizioni detentive sono dignitose con celle di uno, massimo due detenuti”.

Nell’istituto hanno incontrato la direttrice, Maria Grazia Giampiccolo, il comandante di polizia penitenziaria e si sono intrattenuti in colloqui con alcuni detenuti. Una visita che rientra nella campagna “Bisogna aver visto – emergenza carceri” lanciata su scala nazionale dal Partito Democratico per attirare l’attenzione sull’emergenza carceri.(gazzettadisiena)

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