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Usavano Tik-Tok in carcere, tre detenuti denunciati dalla Polizia

Usavano Tik-Tok – La Polizia di Stato ha recentemente denunciato tre detenuti presso un carcere per aver utilizzato indebitamente dispositivi di comunicazione. Questa azione è stata intrapresa dopo che la Squadra Mobile ha segnalato un video trasmesso in diretta live su un noto social media (Tik Tok). Nel video, tre uomini, di cui due con il volto parzialmente coperto da sciarpe, cantavano canzoni e si preparavano a festeggiare con una pizza appena sfornata.

L’Ufficio investigativo ha riconosciuto con buona probabilità uno degli uomini nel video come il probabile autore di un omicidio avvenuto in una città costiera. L’individuo, figlio di un affiliato a un noto clan e deceduto in un agguato, è attualmente detenuto presso il carcere.

Le indagini della Polizia di Stato, in collaborazione con la Polizia Penitenziaria e con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, hanno portato all’identificazione dei tre giovani autori del video, tutti di nazionalità italiana. Grazie all’identificazione di uno dei detenuti tramite il sistema S.A.R.I., è stato possibile avere pieno riscontro all’ipotesi investigativa.

Individuati i responsabili e la cella in cui era stato registrato il video, è stata eseguita una perquisizione all’interno del carcere. Questa attività ha consentito di rinvenire un mini-cellulare, dotato di telecamere idonee alle videoregistrazioni, e gli stessi indumenti che avevano utilizzato per celare il volto. Per tali fatti, i soggetti sono stati denunciati per accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione, reato severamente sanzionato.

Questo caso sottolinea l’importanza del lavoro svolto dalle forze dell’ordine nel mantenere la sicurezza e l’ordine all’interno delle strutture carcerarie, nonché la necessità di continuare a monitorare e prevenire l’uso indebito di dispositivi di comunicazione da parte dei detenuti.(umbriajournal)

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