Un altro episodio di violenza si è verificato nel carcere di Teramo, con un agente di polizia penitenziaria che ha rischiato la vita a causa di un tentativo di strangolamento da parte di un detenuto già noto per episodi precedenti di aggressione. I sindacati di polizia penitenziaria hanno denunciato l’incidente, sottolineando l’urgente necessità di trasferire il detenuto in questione.
L’aggressione è avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri nella casa circondariale di Teramo. I sindacati riferiscono che solo l’intervento tempestivo e coraggioso del limitato personale di polizia penitenziaria ha impedito il peggio, salvando il collega dalla potenziale tragedia. L’agente è stato successivamente trasportato in Pronto Soccorso per ricevere le cure necessarie ed è stato dimesso con una prognosi di 3 giorni.
Il detenuto, originario della provincia di Pescara, è attualmente ristretto in uno dei reparti di “media sicurezza”. I sindacati sottolineano che l’aggressore ha minacciato di morte l’agente prima di tentare lo strangolamento, richiedendo impunità nonostante il suo continuo comportamento indisciplinato e la violazione delle norme penali all’interno del carcere.
I sindacati criticano l’immobilismo del Provveditorato interregionale Lazio Abruzzo e Molise, che, nonostante fosse stato avvertito della situazione del detenuto, non ha agito prontamente. Chiedono l’immediato allontanamento del detenuto, in base a circolari e protocolli operativi, e la rimozione del dirigente dell’Ufficio trasferimenti detenuti del Provveditorato. Le organizzazioni sindacali unitamente esigono azioni concrete per garantire la sicurezza del personale penitenziario e il corretto funzionamento dell’amministrazione carceraria.(abruzzo24ore)