Visita a sorpresa di Ivan Scalfarotto al carcere di Asti: “Docce fuori dalle celle e non c’è acqua calda in stanza” 

Ulteriore problema è il sottodimensionamento della Polizia penitenziaria: spesso c’è un solo agente per quasi 50 persone

Visita a sorpresa, poco fa da parte del senatore di Italia Viva Ivan Scalfarotto al carcere di Asti. Il parlamentare, attualmente membro del seconda commissione permanente sulla Giustizia è venuto a sincerarsi di persona sulle condizioni di vita all’interno della struttura e su eventuali problemi della struttura.

“Quello di Asti è un carcere di alta sicurezza, dove la maggior parte (una dozzina su duecentocinquanta) sconta una condanna definitiva: è una cosa particolare – ha spiegato Scalfarotto  perchè è un posto dove si crea un rapporto particolare tra i detenuti e il luogo. Questo vuol dire trovare stanze molto curate e altre molto trasandate. Come ripeto spesso, però, la privazione di libertà personale non deve trasformarsi in privazione di dignità”.

“Come tutte le carceri italiane – continua –  soffre di problemi di manutenzione; le docce sono fuori dalle celle e nelle stanze non c’è acqua calda. Ho notato una situazione varia: con celle tenute meglio e altre tenute peggio”.  

Due i detenuti per cella: “Non c’è una violazione delle norme: il problema sorge se invece del letto a castello, si mettono due letti affiancati, riducendo la superficie calpestabile. E’ un carcere dove tecnicamente non si violano le norme ma al ben lungi dall’essere ideale”.

Altro problema importantissimo, secondo Scalfarotto, è che la polizia penitenziaria è sottodimensionata: “La parte direttiva dovrebbe in 56 e invece sono in sedici. Nella parte operativa, invece, gravano tutta una serie di servizi come il piantonamento, il nucleo cinofilo, l’accompagnamento per accertamenti sanitari. Si arriva ad avere un solo agente per l’intero braccio, con oltre 50 persone per ogni operatore. E proprio per questioni di carenza di personale, i turni sono molti faticosi”.

I detenuti sono 250 quasi tutti condannati reati associativi, come mafia, ndrangheta o camorra. Non ci sono persone soggette al 41bis nella struttura di AstiCi sono sei bracci e alcune sezioni particolari. In passato si è arrivati anche ad una capienza di 300 detenuti. (lavocediasti)

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