Maiorano (FdI): “Pene più severe per chi aggredisce uomini e donne in divisa”
Maiorano (FdI): “Pene più severe per chi aggredisce uomini e donne in divisa”
Il deputato di Fratelli d’Italia ha presentato una proposta di legge per inasprire le pene per chi minaccia o usa violenza contro le forze di polizia e le forze armate
“Ho depositato nei giorni scorsi una proposta di legge che ha l’obiettivo di tutelare chi lavora ogni giorno per garantire la sicurezza dei cittadini italiani. Purtroppo, i dati ci dicono che ogni anno il numero delle aggressioni fisiche e verbali nei confronti delle forze di polizia e delle forze armate è in continua crescita. Solo nel 2021 ci sono state ben 2.655 aggressioni che tradotto significa più di sette aggressioni al giorno. Un dato allarmante che necessità di essere contrastato per ridare dignità e serenità a chi indossa una divisa e serve lo Stato con dedizione e professionalità. A questa situazione allarmante si aggiungono le notizie di cronaca che riguardano le violenze avvenute ai danni degli agenti di polizia penitenziaria all’interno degli istituti da parte dei detenuti”. Cosi l’onorevole Giovanni Maiorano di Fratelli d’Italia, componente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati e membro della Commissione Parlamentare Antimafia.
“La proposta di legge – aggiunge Maiorano – interviene modificando l’articolo 336 del codice penale in materia di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. Attualmente la norma prevede per i reati in questione una pena di reclusione che va da un minimo di sei messi ad un massimo di cinque anni. Con la mia proposta andiamo ad innalzare la pena portandola da un minimo di un anno ad un massimo di sei anni e, inoltre, andiamo ad introdurre l’aumento di pena di un terzo se la violenza o minaccia è commessa nei confronti di un appartenente alle forze di polizia o alle forze armate. Punizioni più severe anche per chi si rifiuta di indicare la propria identità personale con la pena dell’arresto che passa da un massimo di un mese a un massimo di sei mesi, elevando la pena dell’ammenda da 206 a 516 euro. Un intervento legislativo indispensabile che rappresenta un segnale di vicinanza e attenzione concreta e, allo stesso tempo, aiuta gli uomini e le donne in divisa a garantire legalità e sicurezza, senza per questo dover pagare in prima persona”.(AGENPARL)