Cinque sigle sindacali chiedono di essere convocate con urgenza dai vertici dell’amministrazione penitenziaria
Si acuisce la protesta dei sindacati di polizia penitenziaria per le condizioni di lavoro e sicurezza all’interno della casa circondariale della Dogaia. Dopo le ripetute aggressioni al personale – in ultimo il grave episodio di Pasquetta quando un detenuto psichiatrico ha preso a pugni un agente rompendogli il setto nasale e due denti – le segreterie sindacali di Prato del Sappe, Osapp, Uil, Uspp e Fsa-Cnpp avevano proclamato lo stato di agitazione del personale di polizia penitenziaria, denunciando una situazione lavorativa quotidiana non più tollerabile e scrivendo al Ministero della Giustizia, al capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, alla direttrice del carcere, a prefetto, questore e sindaco di Prato. A distanza di qualche giorno, non avendo ricevuto risposta, le organizzazioni sindacali – che chiedono di essere convocate dai vertici dell’amministrazione penitenziaria – da oggi hanno deciso di avviare l’astensione della mensa obbligatoria di servizio e preannunciano altre forme di protesta qualora non dovessero giungere risposte celeri.(tvprato)