Nordio al DAP per il saluto di Carlo Renoldi

“Questi momenti di transizione o di passaggio di consegne fanno parte della fisiologia della democrazia. Ciò non impedisce che vi sia una certa malinconia nel congedarci da una persona di alta eticità oltre che di professionalità come quella del Presidente che oggi ci saluta”. Ha esordito così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nel suo intervento all’incontro di commiato dell’ex capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Carlo Renoldi, tenutosi  stamani nella sede dipartimentale di largo Luigi Daga.

Il ministro Nordio ha sottolineato alcuni passaggi con cui si è trovato in particolare sintonia con Renoldi, nei mesi che hanno preceduto la nomina del nuovo capo DAP, Giovanni Russo, “in particolare il principio del garantismo a cui mi sono sempre ispirato”. Un principio che poggia, ha ricordato il Guardasigilli, “su due postulati: presunzione d’innocenza e certezza di esecuzione di una pena equilibrata, certa, immediata e proporzionata al crimine che è stato commesso”. Una pena che deve restituire persone migliori alla società, ha aggiunto Nordio, non solo tramite la sua umanizzazione ma anche attraverso lo stimolo al lavoro, all’esercizio fisico, intellettuale ed etico. “Attività che sono perfettamente compatibili con l’esigenza del mantenimento della sicurezza e anche con la funzione repressiva della pena. Nell’esercizio di questo equilibrio, il presidente Renoldi ha mostrato una mirabile professionalità”, ha concluso il Ministro, augurando al magistrato cagliaritano di poter avere in futuro l’occasione di tornare a occuparsi, magari anche in altra veste, di questa materia.

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