Carceri, Bergesio: “Tutelare gli agenti della Polizia penitenziaria”
L’interrogazione presentata dal senatore della Lega, rivolta al Ministro della Giustizia
“Tutelare e garantire la sicurezza degli agenti della Polizia penitenziaria e adeguare le risorse umane e strumentali”. Lo hanno chiesto, con un’interrogazione depositata oggi in Senato al Ministro della Giustizia, i senatori della Lega Giorgio Maria Bergesio, Marzia Casolati, Enrico Montani, Roberta Ferrero e Cesare Pianasso.
In questi giorni le organizzazioni sindacali di riferimento (Sappe, Osapp, Uilpa PP, Sinappe, Uspp, Fns Cisl, Fsa Cnpp e Fp Cigil) hanno segnalato l’ennesimo episodio accaduto in un carcere e di cui sono stati vittime rappresentanti della Polizia Penitenziaria. Il fatto si è verificato lunedì 11 luglio nel carcere di Cuneo: un detenuto di nazionalità straniera ha aggredito i tre agenti di servizio, che hanno dovuto ricorrere alle cure del Pronto occorso dell’Ospedale cittadino.
“Le condizioni di lavoro degli agenti di Polizia penitenziaria nel nostro Paese sono sempre più drammatiche, a causa dei continui episodi di violenza nei loro confronti – dichiarano i firmatari dell’interrogazione –. Nel caso di Cuneo, solo grazie alla professionalità ed alla pazienza del personale di Polizia penitenziaria presente la situazione non è degenerata ulteriormente. Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza, a riprova del fatto che un eccessivo “buonismo” nella gestione di penitenziari problematici come quello di Cuneo può mettere a repentaglio l’ordine e la sicurezza pubblica nonché l’incolumità degli agenti di Polizia penitenziaria e dei vari ruoli professionali che operano al suo interno. I sindacati denunciano che i poliziotti in servizio presso il carcere di Cuneo, a fronte della gravissima carenza di organico, vengono sottoposti a doppi turni di servizio e si vedono revocati il riposo settimanale e accorciato il periodo di congedo, il tutto per garantire i piantonamenti in luoghi esterni di cura allo scopo di coprire le varie assenze”.
“Si tratta di una seria emergenza, siamo molto preoccupati. Le stesse organizzazioni sindacali dichiarano che quanto accaduto a Cuneo e quanto sta accadendo in varie sedi del distretto, sono il risultato di una politica penitenziaria attuata in assoluto spregio delle condizioni di lavoro del personale di Polizia penitenziaria, troppo spesso lasciato solo ad operare in assoluta ristrettezza di mezzi e con un elevato numero di detenuti di estrema pericolosità – affermano ancora i senatori della Lega –. Appare evidente che gli istituti penitenziari, oltre ad essere le strutture presso cui vengono eseguite le pene detentive, sono anche luoghi di lavoro dove opera il personale dell’amministrazione penitenziaria e pertanto a tali strutture si devono applicare norme e adempimenti vigenti in tema di salute e sicurezza presso i luoghi di lavoro”.
I parlamentari della Lega concludono: “Urgente rafforzare gli organici di Polizia penitenziaria. Chiediamo perciò al Ministro Cartabia quali iniziative intenda adottare al fine di tutelare e garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro degli agenti della Polizia penitenziaria e se abbia intenzione di attuare un adeguamento delle risorse umane e strumentali”.(cuneodice)