LA NOTA DELLE SIGLE SINDACALI

Al carcere di Velletri poco personale e allo stremo. I sindacati: stop ai pasti in mensa

Si dicono “stanche e fortemente amareggiate” le sigle sindacali Sappe, Osapp, Uil, Sinappe, Uspp, Cnpp, Cgil e Cisl, per il “totale abbandono e disinteresse per le problematiche” del carcere di Velletri, dove mancano 90 unità pari al 32% in meno dell’organico previsto. In una lettera al ministero della Giustizia e a tutte le autorità competenti, i sindacati sottolineano le “incombenze del personale di Velletri, che vede tra l’altro un N.T.P. locale che, non è assolutamente in grado di sopperire alle esigenze dell’Istituto, tanto che giornalmente viene richiesto supporto all’UST e al personale dell’interno”.

“L’istituto di Velletri da anni soffre di una grave carenza di personale, il cui organico oggi più che ieri si trova depauperato, anche in considerazione dell’attuale emergenza sanitaria che si sta fronteggiando, in concomitanza con l’innalzamento dell’età anagrafica del personale direttamente connesse alle assenze per malattia, assenze per fruizione di congedo pre pensionamento e cessazioni dal servizio del personale. Per i motivi esposti sentito il sempre più sconfortato ed afflitto personale, le scriventi organizzazioni sindacali proclamano, oltre allo stato di agitazione, l’astensione volontaria dal consumare il pasto della locale mensa di servizio, dal 28 maggio”.

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