Il NotiziAlsippe del 1 aprile

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Carcere Agrigento: 6 smartphone e un nano cellulare all’interno delle celle

AGRIGENTO – La Polizia Penitenziaria in servizio presso il carcere “Pasquale Di Lorenzo” di Agrigento ha rinvenuto sette dispositivi telefonici completi di scheda telefonica nascosti con grande cura all’interno delle celle detentive. Si tratta nello specifico di sei smartphone nuovissimi di ultima generazione e un nano cellulare, tutti completi di cavetti USB e caricabatterie.

Un sequestro importante, che mette in luce ancora una volta la sofisticazione con cui si tenta di aggirare i controlli all’interno delle strutture penitenziarie, nonché l’efficienza del personale in servizio.

📱 Tecnologie avanzate nascoste in cella

I sei smartphone ritrovati non sono dispositivi obsoleti o di seconda mano, ma modelli di ultima generazione, moderni, compatti e funzionali, capaci di garantire connessioni veloci e comunicazioni criptate. Accanto a essi, è stato sequestrato anche un nano cellulare, particolarmente piccolo e difficile da individuare, molto usato proprio in contesti di detenzione per la sua estrema facilità di occultamento.

Tutti i dispositivi erano completi di accessori, tra cui caricabatterie e cavetti USB, segno evidente di una struttura organizzata e di una chiara intenzione di utilizzarli attivamente all’interno dell’istituto.

🚨 Un rischio concreto per la sicurezza

L’introduzione di telefoni cellulari in carcere è un problema nazionale, perché permette ai detenuti di comunicare con l’esterno senza controlli, organizzare traffici illeciti e mantenere contatti criminali anche durante la detenzione.

Questo ritrovamento conferma che il carcere di Agrigento non è esente da queste dinamiche, e che l’allerta resta alta.

👮‍♂️ Il plauso agli agenti: vigilanza e competenza

La scoperta è merito degli agenti della Polizia Penitenziaria, che con attività di controllo mirate, riescono a contrastare un fenomeno in continua evoluzione. Un risultato ottenuto nonostante la carenza di personale e di mezzi tecnologici adeguati, che rende ancora più rilevante l’efficacia dell’intervento.

📌 Conclusione

Nel carcere di Agrigento sono stati sequestrati sei smartphone di ultima generazione e un nano cellulare, tutti ben occultati nelle celle e pronti all’uso, completi di caricabatterie e cavi. Un episodio che richiama l’attenzione sulla necessità di potenziare i sistemi di controllo, dotare il personale di strumenti tecnologici avanzati e sostenere con forza l’operato della Polizia Penitenziaria, presidio fondamentale di legalità.(reportsicilia)

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