Il NotiziAlsippe del 20 dicembre

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Prosegue la collaborazione in materia penitenziaria fra le amministrazioni di Italia e Francia. L’ultima visita di una delegazione di alto livello di rappresentanti dell’Amministrazione francese, conclusa ieri, ha avuto per oggetto il contrasto alla criminalità organizzata, anche in ambito penitenziario. Tema sul quale l’amministrazione francese si sta sforzando di elaborare un’efficace strategia, anche prendendo a modello l’elevata competenza e professionalità riconosciuta in materia al Dap.

Il sistema penitenziario transalpino ha recentemente attraversato un momento di grande difficoltà, culminato nel tragico assalto del maggio scorso a un convoglio che stava traducendo dal tribunale al carcere in cui si trovava ristretto un detenuto appartenente a un’organizzazione criminale. Un assalto nel quale sono state utilizzate armi da fuoco pesanti e che è costato la vita a due agenti penitenziari, il ferimento di altri tre e l’evasione del detenuto.

Anche a seguito di questo tragico evento, l’Amministrazione francese ha avviato un processo di ampia revisione e rafforzamento delle procedure di sicurezza, con particolare riguardo alla gestione dei detenuti pericolosi appartenenti a organizzazioni criminali strutturate sul territorio.

La delegazione transalpina, guidata dalla direttrice della Sicurezza penitenziaria Johanna David e integrata dalla presenza del magistrato di collegamento francese in Italia Yves Le Clair, è stata ricevuta due giorni fa al Dap dal capo del Dipartimento Giovanni Russo, dal direttore generale del Personale Massimo Parisi, dal direttore generale dei Detenuti e del Trattamento Ernesto Napolillo e da altri rappresentanti di articolazioni dell’amministrazione Penitenziaria coinvolte a vario titolo nella lotta contro la criminalità organizzata in carcere.

Nel pomeriggio, accompagnata dal personale della sezione Relazioni internazionali dell’Ufficio V del Dap, la delegazione francese si è recata presso gli Uffici del Gruppo operativo mobile (Gom) e del Nucleo investigativo centrale (Nic), soffermandosi inoltre presso la teca che custodisce l’autovettura dell’attentato di Capaci. L’incontro con i rappresentanti dei due reparti specializzati della Polizia penitenziaria ha consentito lo scambio di informazioni e di dati sull’attività di contrasto alla criminalità organizzata e, in particolare, sulla gestione degli elementi di spicco delle organizzazioni criminali operanti sul territorio italiano.

La permanenza in Italia degli ospiti francesi si è conclusa ieri con la visita alla casa circondariale di Roma Rebibbia, durante la quale i delegati hanno visitato la sala regia, il reparto multivideoconferenze e i reparti di alta sicurezza, potendo approfondire aspetti tecnici e pratici delle attività di contrasto alla criminalità organizzata in carcere.

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