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Carenza di organico nella Polizia Penitenziaria: situazione critica presso la Casa Circondariale di Sondrio

Le sigle sindacali chiedono interventi immediati e concreti per porre fine a questa situazione di emergenza, che rischia di compromettere ulteriormente le condizioni lavorative degli agenti e l’efficienza dell’istituto.

Le sigle sindacali della Polizia Penitenziaria di Sondrio, riunite nel coordinamento CISL-SAPPE-UIL USPP-OSPP, lanciano nuovamente un grido d’allarme sulla grave carenza di personale che affligge la Casa Circondariale di Sondrio.

Situazione critica

Attualmente, l’organico operativo presso l’istituto si limita a poco più di una ventina di unità, una situazione che si traduce in turni di lavoro estremamente gravosi per il personale. Non è raro che gli agenti siano richiamati in servizio durante i giorni di riposo o che debbano rinunciare alle ferie per coprire i numerosi servizi necessari. In alcune giornate, gli operatori sono costretti a prolungare il proprio turno fino a 12 o addirittura 16 ore consecutive, svolgendo incarichi spesso incompatibili tra loro.

Nonostante i reiterati appelli rivolti ai Superiori Uffici, le risposte ricevute sono state scarse e insufficienti a migliorare una situazione che appare ormai insostenibile. Di recente sono state assegnate tre unità distaccate, ma il loro contributo, pur apprezzabile, risulta numericamente inadeguato per affrontare l’emergenza in atto.

A peggiorare ulteriormente il quadro, da quasi sei anni non vi sono state assegnazioni di nuovi agenti presso la struttura, mentre si è assistito a una progressiva riduzione del personale per vari motivi. Questa situazione non è attribuibile agli attuali vertici della Casa Circondariale, insediatisi solo pochi mesi fa e costretti a confrontarsi con un’eredità gestionale pesante, frutto di anni di immobilismo.

Nonostante le difficoltà, il personale della Polizia Penitenziaria di Sondrio continua a svolgere il proprio lavoro con dedizione e spirito di sacrificio, garantendo ordine, sicurezza e rispetto della dignità della pena. Tuttavia, le sigle sindacali chiedono interventi immediati e concreti per porre fine a questa situazione di emergenza, che rischia di compromettere ulteriormente le condizioni lavorative degli agenti e l’efficienza dell’istituto.(primalavaltellina)

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