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Era nascosto in una camera di pernottamento della Casa Circondariale di Montorio a Verona, lo smartphone rinvenuto e sequestrato ieri pomeriggio dalla polizia penitenziaria .

Nonostante l’abile occultamento il telefono cellulare completo di sim card non e’ sfuggito agli attenti controlli del personale della polizia penitenziaria del reparto scaligero, commenta il Segretario di Al.Si.P.Pe Alleanza Sindacale Polizia Penitenziaria Matteo Barbera , l’ennesimo rinvenimento mette in evidenza la professionalita’ del personale , ma di conseguenza anche il dilagante fenomeno dei telefoni in carcere , piu’ volte abbiamo ribadito la necessita’ di interventi tecnologici per scoraggiarne l’introduzione .

Per concludere continuiamo a segnalare le gravi criticità che affliggono la Casa Circondariale di Verona che denuncia un grave sovraffollamento, cosi’ come tutto il nostro sistema penitenziario, oltre strutture inadeguate e condizioni lavorative sempre più difficili che riguardano il personale di polizia penitenziaria

Il Segretario di Al.Si.P.Pe Alleanza Sindacale Polizia Penitenziaria Matteo Barbera

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