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Il NotiziAlsippe del 21 ottobre

LECCE – Una struttura prossima al collasso, pochi agenti a fronte del numero elevato di detenuti e sempre più minacce e intimidazioni nei confronti del personale di polizia penitenziaria. Una situazione non più tollerabile, dicono i sindacati di categoria, che tornano a denunciare a gran voce quanti sta accadendo non solo nel carcere di Lecce, ma anche negli istituti pugliesi.

Nel penitenziario leccese, evidenziano i sindacati, permane una grave carenza di personale di circa 171 agenti (attualmente sono 547 nel 2014 erano 718), questo a fronte di un sovraffollamento di detenuti, circa 1200 rispetto ai 796 previsti. A questo, dicono , si aggiunge il fatto che i detenuti violenti e pericolosi non vengono immediatamente allontanati- come previsto da circolari ministeriali- e specialmente non vengono tradotti in istituti fuori regione, mentre il trasferimento di questi detenuti facinorosi, e ancora fortemente radicati nella criminalità locale, dovrebbe avvenire fuori dal territorio pugliese, affinché si riesca ad interrompere l’anello di congiunzione con i contatti esterni.

Tutte le organizzazioni sindacali, quindi, chiedono un incontro con il Prefetto di Lecce.(trnews)

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