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Il NotiziAlsippe del 7 ottobre

SENATO DELLA REPUBBLICA seduta n. 228 del 03/10/2024

MARTELLA- Al Ministro della giustizia. – Premesso che:

venerdì 27 e sabato 28 settembre 2024 nella casa circondariale di Baldenich a Belluno sono stati registrati due episodi di aggressione da parte di detenuti ad agenti della Polizia penitenziaria;

come riportato da diversi organi di stampa un detenuto ha preso a schiaffi un agente, che è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso riportando una prognosi di 7 giorni. Aiutato da altri detenuti, l’aggressore ha poi preso di mira i citofoni e il sistema automatico di apertura dei cancelli dell’edificio, distruggendoli. Nel frattempo, altri reclusi hanno immobilizzato due agenti, minacciandoli con armi improvvisate all’interno del carcere. Tra i sistemi adottati per ferire le guardie vi sono anche le lamette da barba, tolte da rasoi in plastica in dotazione individuale e poi infilate nei manici di plastica o legno o attaccati al ferro delle maniglie delle porte;

sabato 28 settembre si sono verificate poi altre due tentate aggressioni al personale di servizio all’interno della sezione “comuni”. In questa occasione sono stati gli stessi compagni di cella a intervenire per riportare la calma;

solo nel 2024 nella casa circondariale di Belluno si sono verificate numerose aggressioni, 4 tra aprile e maggio, poi ancora a giugno e una rivolta il 5 agosto con un principio di incendio;

le diverse organizzazioni sindacali della Polizia penitenziaria denunciano da tempo la situazione di emergenza e chiedono interventi urgenti da parte dell’amministrazione penitenziaria;

la sezione “comuni” della casa circondariale di Belluno risale al 1930 e risulta del tutto inadeguata alle esigenze di benessere e di sicurezza dei detenuti e del personale;

l’organico previsto per la casa circondariale di Baldenich è di 122 agenti, tuttavia figurano in servizio 92 persone delle quali solo 80 operative. Tale carenza di organico incide pesantemente, comportando turni massacranti, ore di lavoro straordinario accumulate e un contesto sempre più complicato nel quale dover garantire la sicurezza per sé, per i colleghi e per gli stessi reclusi;

gli episodi riportati vanno inquadrati in una dimensione più ampia di sofferenza del mondo carcerario testimoniato dal drammatico aumento del numero dei suicidi, atti di autolesionismo e dalle violente proteste negli istituti penitenziarti di tutta Italia;

come noto l’Italia figura da sempre tra i Paesi con gli istituti penitenziari più affollati dell’Unione europea, la cui situazione gravemente compromessa è testimoniata e confermata, in termini assolutamente drammatici, dal numero allarmante di suicidi in carcere. Il sistema carcerario italiano, infatti, è ancora caratterizzato da una pesante situazione di sovraffollamento che raggiunge a livello nazionale il 119,3 per cento, anche a causa delle politiche adottate da questo Governo improntate ad un pericoloso “panpenalismo”, che ha portato anche ad un significativo incremento della popolazione carceraria minorile a seguito dell’approvazione del “decreto Caivano”,

si chiede di sapere quali iniziative intenda assumere il Ministro in indirizzo per affrontare le criticità relative alla casa circondariale di Belluno e per rispondere alle sollecitazioni degli operatori del settore al fine di porre rimedio alle drammatiche condizioni in cui versa il sistema carcerario italiano, al fine di tutelare la popolazione carceraria e gli agenti di Polizia penitenziaria che si trovano a vivere in condizioni estreme.

(3-01386)

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