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E’ allarme ormai nella Casa Circondariale di Montorio a Verona per il continuo rinvenimento di telefoni cellulari , con gli stratagemmi piu’ impensabili, ma che non sfuggono agli attenti controlli della polizia penitenziaria, questa mattina durante la perquisizione ordinaria in una camera di pernottamento della sezione ,occultato abilmente in un fornelletto a gas scalda vivande rinvenuto e sequestrato uno smartphone, una cuffia wireless ed un cavetto per ricarica.
Quotidianamente commenta il Segretario Al.Si.P.Pe. Matteo Barbera il personale della polizia penitenziaria del reparto e’ impegnato nell’attività di contrasto all’introduzione di oggetti non consentiti, e la conferma viene dai tanti rinvenimenti nelle camere di pernottamento e nell’intercinta del carcere , spesso viene rinvenuta anche sostanza stupefacente , purtroppo nonostante gli sforzi del personale i rinvenimenti non diminuiscono ,l’introduzione ed il possesso in istituto di un telefono cellulare prevede secondo l’ art. 391 ter del Codice Penale una pena che va da da uno a quattro anni, ma la situazione e’ la stessa , pertanto chiederemo di adottare misure che prevedono la schermatura delle sezioni dove sono presenti detenuti in modo di non dare la possibilita’ di utilizzare i cellulari.
Al personale di polizia penitenziaria come sempre attento e professionale vanno i complimenti della nostra Segreteria per l’ulteriore rinvenimento
Il Segretario Al.Si.P.Pe. Matteo Barbera
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