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Arrestata in Spagna evasa dal Penitenziario di Perugia

Dopo due anni di latitanza, arrestata in Spagna una donna evasa dal carcere di 

Arrestata in Spagna – Una donna di trentasei anni, originaria di Rimini, è stata arrestata in Spagna dopo due anni di latitanza. La donna era evasa dal Penitenziario di Perugia durante un permesso premio concesso dal Magistrato del Tribunale di Sorveglianza di Perugia. Condannata a circa 16 anni di reclusione, deve ancora scontare una pena residua di 8 anni, 8 mesi e 24 giorni di reclusione e 10 mesi di arresto per reati continuati di furto, furto aggravato, falsificazione di monete e carte di credito, commessi in varie città italiane.

Dopo l’evasione, la donna aveva fatto perdere le sue tracce. L’ultima presenza in Italia risale ai primi mesi del 2023, prima di essere localizzata in Spagna, dove aveva raggiunto un familiare. Dal gennaio 2024, era attiva nei suoi confronti la procedura del Mandato di Arresto Europeo (MAE) emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza.

Le attività investigative e di monitoraggio dei suoi movimenti, svolte dalla Polizia Giudiziaria del Reparto di Polizia Penitenziaria del Nuovo Complesso di Perugia “Capanne” e in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia di Roma, hanno permesso di rintracciare e arrestare la ricercata in territorio spagnolo. Lo scorso 20 marzo, a seguito di estradizione concessa dalle autorità spagnole, la donna è stata riportata in Italia e associata al carcere femminile di Roma-Rebibbia.

L’arresto rappresenta un importante risultato per le forze dell’ordine italiane, che hanno lavorato in stretta collaborazione con le autorità spagnole per assicurare la donna alla giustizia. La procedura del MAE ha facilitato il coordinamento tra i due paesi, permettendo un rapido intervento e la cattura della latitante.

La donna era stata condannata per una serie di reati commessi in concorso con altre persone, tra cui furto, furto aggravato e falsificazione di monete e carte di credito. Questi reati erano stati perpetrati in diverse città italiane, rendendo la sua cattura una priorità per le autorità.

Dopo l’evasione, la donna aveva cercato di sfuggire alla giustizia nascondendosi in Spagna, ma le indagini e il monitoraggio costante dei suoi movimenti hanno permesso di localizzarla e arrestarla. La collaborazione tra le forze di polizia italiane e spagnole è stata fondamentale per il successo dell’operazione.

L’estradizione della donna è avvenuta senza intoppi, grazie alla cooperazione tra le autorità giudiziarie dei due paesi. Una volta giunta in Italia, la donna è stata immediatamente trasferita al carcere di Roma-Rebibbia, dove dovrà scontare il resto della sua pena.

Questo caso evidenzia l’importanza della cooperazione internazionale nella lotta contro il crimine e la capacità delle forze dell’ordine di lavorare insieme per garantire che i criminali siano assicurati alla giustizia. La cattura della donna rappresenta un passo significativo nella lotta contro la criminalità organizzata e dimostra l’efficacia delle procedure di estradizione e del Mandato di Arresto Europeo.

Le autorità italiane continueranno a monitorare la situazione e a collaborare con le controparti internazionali per garantire che la giustizia sia fatta e che i criminali non possano sfuggire alle loro responsabilità. La donna dovrà ora affrontare il resto della sua pena in carcere, ponendo fine alla sua latitanza e assicurando che paghi per i reati commessi.(Umbriajurnal)

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