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Violenza e danneggiamenti nel carcere di Belluno, un poliziotto ferito

Alcuni detenuti hanno acceso fuochi, distrutto vetrate e telecamere

iolenza e danneggiamenti nel carcere di Belluno, un poliziotto ferito e danni per migliaia di euro. La denuncia dei Sindacati di polizia penitenziaria: “Locali inadeguati, mancanza di rispetto delle regole di sicurezza nei luoghi di lavoro e turni massacranti per gli agenti”.

Ancora violenza e danneggiamenti nel carcere di Belluno, un poliziotto ferito domenica notte, 4 agosto. Sono le federazioni territoriali di Belluno dei sindacati della polizia penitenziaria Sinappe, Osapp, Uspp, Cisl Fns e Cgil Fp Pp a denunciare gli episodi capitati all’interno dell’istituto penitenziario bellunese.

«Nelle serate di giovedì primo agosto, sabato 3 e domenica 4 agosto», si legge in una nota diramata oggi, lunedì 5 agosto, «alcuni detenuti hanno messo in atto violente manifestazioni di protesta, appiccando fuochi, distruggendo impianti di videosorveglianza, vetrate, locali doccia, videocitofoni e impianto elettrico, provocando danni per migliaia di euro. In tutte e tre le occasioni è stato chiesto il supporto dei poliziotti penitenziari liberi dal servizio o in ferie per sedare le proteste. Domenica, in particolare, gli agenti sono stati impegnati fino a notte fonda per riportare l’ordine e la sicurezza all’interno dell’istituto. Nel corso dei disordini di domenica sera, un poliziotto ha dovuto fare ricorso alle cure del Pronto Soccorso cittadino, dove gli sono stati riscontrati traumi con una prognosi di cinque giorni».

Le organizzazioni sindacali denunciano l’inadeguatezza della struttura che ospita i detenuti comuni: «La logistica obsoleta era valida per i regimi penitenziari di cento anni fa, ma non più idonea ai regimi di oggi» affermano Luca Garrisi del Sinappe, Giuseppe Ongaro dell’Osapp, Pietro Falletta dell’Uspp, Robert Da Re della Cisl Fns e Pasquale Testa della Cgil Fp Pp, «È necessaria una ristrutturazione radicale del padiglione, per garantire il rispetto delle regole essenziali relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro e, contestualmente, locali idonei ad una detenzione più umana, così come una organizzazione che non comprometta, qualora si verifichino eventi critici importanti, la regolare vita dei ristretti ligi ai regolamenti interni. Considerata altresì la carenza cronica di personale che costringe i poliziotti penitenziari a svolgere quotidianamente lavoro straordinario, si fa un plauso al personale di polizia penitenziaria che negli ultimi giorni è stato costretto ad un ulteriore tour de force massacrante per garantire l’ordine e la sicurezza all’interno dell’istituto bellunese. Al poliziotto ferito, un augurio di pronta guarigione».(corrierealpi)

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