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Detenuti appiccano un incendio al carcere di Cuneo: poliziotti intossicati
Le Organizzazioni Sindacali del comparto sicurezza della Polizia penitenziaria del carcere di Cuneo: SAPPE, SINAPPE, OSAPP, UIL PA, FNS CISL e FP CGIL, da subito, dichiarano lo stato di agitazione permanente in considerazione delle gravissime criticità che vedono drammaticamente sofferente l’esiguo organico della Polizia penitenziaria in forza alla casa circondariale “Cerialdo” di Cuneo.
Il personale è allo stremo delle forze, al punto che svolge turni disumani anche superiori alle 16 ore consecutive non sapendo quando e se giungerà il cambio turno!
Più in particolare, segnalano che da diversi mesi i detenuti “spadroneggiano” indisturbati ed hanno completamente devastato le sezioni detentive causando ingenti danni. Hanno financo aggredito a più riprese il personale di Polizia penitenziaria e recentemente anche il personale sanitario è stato minacciato per la somministrazione della terapia psichiatrica.
Numerosissimi eventi critici quotidiani come l’ultimo episodio della notte del 4 aprile 2024 dove è stato appiccato un incendio causando enormi danni alla struttura e ai poliziotti rimasti intossicati, che hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso.
Alla luce di quanto sopra rappresentato le scriventi organizzazioni sindacali, non avendo avuto alcun concreto riscontro ai numerosi gridi di allarme e di aiuto da parte dell’Amministrazione Penitenziaria, si appellano e chiedono aiuto al Signor Prefetto, al Presidente della Regione Piemonte, al Sindaco della città di Cuneo e a tutte le figure istituzionali affinché si ponga fine a questo stillicidio, inviando non meno di cinquanta agenti in missione forfettaria e non meno di dieci unità appartenenti al ruolo ispettori così come avvenuto al carcere di Biella in modo da poter ripristinare l’ordine e la sicurezza interna quotidianamente messa a grave repentaglio in considerazione inoltre del fatto che la Casa Circondariale di Cuneo ospita detenuti sottoposti al regime di cui all’art. 41 bis O.P..
Al momento, le organizzazioni sindacali inizieranno la protesta con uno “sciopero della fame” per poi procedere con “l’autoconsegna” e un presidio notturno per la tutela della sicurezza del carcere e dei cittadini della provincia “Granda”.
Seguiranno conferenze stampa davanti all’istituto. La politica non sia più indifferente ed agisca con fatti concreti.
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni dichiari lo stato di emergenza delle carceri Italiane e provveda al commissariamento del D.A.P. (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria).(lavocedialba)
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