Nuova aggressione nel carcere di Viterbo: il sistema penitenziario sotto accusa

VITERBO – Nel carcere di Viterbo, un nuovo episodio di violenza ha sollevato preoccupazioni riguardo alle condizioni di sicurezza e al sovraffollamento. Giovedì scorso, un detenuto italiano di 24 anni ha attaccato un poliziotto della penitenziaria con una lametta, causando ferite gravi. Le ragioni dietro l’aggressione sono ancora oggetto di indagine. Il poliziotto ferito ha dovuto ricevere cure mediche, mentre il detenuto è stato immediatamente arrestato con l’accusa di lesioni personali, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Il tribunale di Viterbo ha convalidato l’arresto e confermato la detenzione del giovane. La situazione nel carcere di Mammagialla, dove si è verificato l’incidente, è già da tempo fonte di tensione. I sindacati di polizia penitenziaria denunciano una serie di problemi, tra cui continue aggressioni, carenza di personale e sovraffollamento detentivo. Per affrontare la crescente preoccupazione, è prevista oggi la visita del sottosegretario al ministero della Giustizia, Andrea Delmastro delle Vedove. Durante l’incontro, il sottosegretario si confronterà con gli agenti e la dirigenza del carcere per valutare possibili soluzioni e miglioramenti alle condizioni di lavoro e di detenzione. Il detenuto responsabile dell’aggressione è in carcere a Mammagialla da questa estate, scontando una pena per rapina ed estorsione. Nel suo passato criminale, figura anche un tentativo di introdurre apparecchi elettronici nel carcere di Teramo, dove suo padre era recluso. L’operazione è stata però sventata dagli agenti che hanno scoperto telefoni, minicellulari e auricolari nascosti in un pallone lanciato nel campo da calcio del penitenziario. La comunità carceraria resta dunque al centro dell’attenzione delle autorità, con la necessità di affrontare le criticità emerse e garantire la sicurezza sia per il personale penitenziario che per i detenuti.(tusciatimes)

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