Il prefetto di Enna ha ricevuto i sindacati della polizia penitenziaria USSP, CNPP, OSAPP, SAPPe, UIL e CGIL. Un incontro programmato dopo la protesta delle settimane scorse da parte delle organizzazioni sindacali che denunciano una grave carenza di organico nel carcere di Enna
I fatti di cronaca
Una struttura dove non mancano certo aggressioni ai danni degli agenti e violenze gratuite da parte dei detenuti. In tutto questo, la Polizia penitenziaria si è resa protagonista di un’operazione che ha permesso di fare arrestare due uomini, accusati di volere fare entrare droga nella struttura.
Le richieste
Nel corso del colloquio, durato circa un’ora, “abbiamo chiesto aiuto e l’intervento di Sua eccellenza il Prefetto, affinché intervenga ed interceda presso il Ministero della Giustizia per dare voce ai motivi della nostra protesta” spiegano i sindacati.
Organico all’osso
I sindacati hanno soprattutto illustrato i numeri relativi all’organico, ridosso all’osso. “Il problema principale è la mancanza di poliziotti: nella struttura mancano 40 agenti circa il 45% della pianta organica di Enna”. Inoltre, nella ricostruzione dei sindacati, ci sono occasioni, per nulla rare, in cui un agente deve ricoprire incarichi a cui dovrebbero pensare almeno 3 o 4 colleghi.
“Amministrazione sorda”
“Durante l’incontro si è avuto modo di verificare quanto complessa e complicata sia la situazione circondata da cavilli burocratici risolvibile solo a Roma presso il DAP Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria che ad oggi si ostina a rivedere la dotazione organica della polizia penitenziaria di Enna. Mentre l’amministrazione resta sorda i problemi del reparto ennese creano grande malumore e forte demotivazione” spiegano i sindacati.(vivienna)