PONTEDERA: ACCOLTELLA LA FIDANZATA ALLA GOLA. OPERATA D’URGENZA. LUI FINISCE IN CARCERE
PONTEDERA (PISA) – L’aggressione è avvenuta stamattina, 14 ottobre 2023, a Pontedera. Una donna di 57 anni è stata accoltellata alla gola dal suo compagno, un 46enne poi arrestato per tentato omicidio. La donna adesso è ricoverata in prognosi riservata all’ospedale Cisanello di Pisa, dove è stata operata. L’uomo è stato intercettato da militari in borghese poco prima dell’ora di pranzo alla stazione ferroviaria dove erano andati a cercarlo.
In base a quanto ricostruito non sarebbe stata la prima volta che l’uomo avrebbe usato violenza contro la 57enne che aveva deciso di troncare la relazione. Ex agente di polizia penitenziaria lei, bagnino lui, stavano insieme da qualche anno ma da un po’ di tempo le cose non andavano più bene. Meno di un mese fa lui l’avrebbe picchiata violentemente. Da quanto appreso i Carabinieri, che avevano comunque informato l’autorità giudiziaria dell’episodio, l’avevano invitata a denunciare l’uomo e ad attivare la rete di protezione attraverso il “codice rosa”. La donna però non avrebbe proceduto. Oggi il tragico epilogo.
Il 46enne, così è stato ricostruito, l’ha aspettata fuori di casa e le ha inferto una coltellata alla gola poi è scappato. Una fuga per le strade periferiche di Pontedera che è durata solo un’ora. Alla stazione ferroviaria mentre attendeva il treno per tornare a Livorno il comandante della compagnia dei Carabinieri di Pontedera, il maggiore Carmine Gesualdo, lo ha avvicinato e chiamato per nome, un accenno di fuga e il 46enne si è ritrovato a terra in manette.
“Il primo pensiero va alle condizioni di salute della donna barbaramente aggredita a cui esprimo la vicinanza dell’intera comunità di Pontedera – dichiara il sindaco di Pontedera, Matteo Franconi -: quella della violenza sulle donne è una piaga culturale e sociale del nostro tempo che dobbiamo considerare una priorità nell’agenda politica culturale del paese. Serve uno sforzo collettivo delle istituzioni e dell’intera comunità educativa per evitare che il vuoto lasciato dalla miseria etica e dalla povertà cognitiva costituiscano un alibi inaccettabile e lascino spazio alla follia cieca della violenza”.(firenzepost)