Camera dei deputati ,Seduta di Venerdì 6 ottobre 2023 ,interpellanza urgente indirizzata al Ministro della giustizia, sulla situazione del carcere di Corigliano Rossano
Iniziative volte all’incremento del personale della polizia penitenziaria nel carcere di Corigliano Rossano e alla riduzione della pressione della comunità carceraria – 2-00235
C)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
presso la casa Circondariale di Corigliano Rossano si registrano ripetute aggressioni ai danni della polizia penitenziaria. Solo nell’ultima settimana si sono avute tre aggressioni, di cui due nel giro di appena 48 ore;
in data 7 giugno 2023 organi di stampa hanno pubblicato articoli dal titolo «Carcere Rossano – Detenuti in rivolta occupano una sezione»;
come riportato negli articoli «un gruppo di detenuti, tutti assegnati nell’istituto rossanese, in quanto resisi protagonisti di rivolte in altri istituti, si sono impossessati della sezione ove erano ubicati», per cui «solo grazie alla professionalità del personale in servizio è stato scongiurato il peggio, poiché gli agenti sono riusciti a riportare i detenuti nelle rispettive camere detentive, ripristinando la sicurezza all’interno della sezione detentiva»;
riportano ancora gli articoli; «nel carcere di Rossano, negli ultimi tre mesi, sono stati destinati numerosi detenuti che negli istituti di provenienza pare si siano resi promotori di eventi simili. Si tratta di soggetti di difficile gestione. Infatti, negli ultimi mesi, più volte sono stati posti in essere atti di violenza contro il personale di polizia penitenziaria», aggiungendo poi che «altro grave problema del carcere rossanese è dato dalla presenza dei detenuti affetti da problemi psichiatrici, molti dei quali considerati abbastanza gravi, nonostante non sia presente un’articolazione territoriale di salute mentale per la gestione degli stessi»;
inoltre, come riporta la Gazzetta del Sud del 31 marzo 2023, «un detenuto, già sottoposto a regime del 14-bis ha aggredito nella mattina del 30 marzo c.a. un agente addetto alla vigilanza della sezione, cercando d’impossessarsi delle chiavi, al fine di liberare tutti gli altri detenuti», evento scongiurato dalla pronta reazione degli agenti riportanti il detenuto alla calma, ma che ha visto l’agente aggredito refertato presso il locale pronto soccorso;
il carcere di Rossano in ossequio al decreto ministeriale 2 ottobre 2017 ha visto assegnarsi per mezzo di provvedimento del Capo Dipartimento relativo alle dotazioni organiche territoriali del personale del Corpo di polizia penitenziaria, prot. 0389223, 3 funzionari, 16 ispettori, 26 sovrintendenti, 108 agenti/assistenti per un totale di 153 unità;
tuttavia al giorno 14 aprile 2023, come accertato dall’interpellante, nel corso di una visita ispettiva, il «personale impiegabile» quotidianamente era di sole 79 unità, ovvero 1 funzionario, 4 ispettori, 1 sovrintendente, 68 agenti/assistenti;
come riporta l’articolo succitato il «personale impiegabile» sarebbe addirittura di 57 unità;
ad oggi la pianta organica in questa struttura risulta sottodimensionata, solo 66 unità di personale su una previsione di 120, mentre risulta in numero maggiore la comunità di detenuti, 310 persone su una capienza massima di 260. Attualmente, però, continua ad esserci un facente funzioni, presente in struttura solo una volta a settimana. Così come resta il problema del potenziamento dell’organico. Ed infatti, al momento, a parte nuove leve, che in nessun caso possono essere collocate nel reparto di massima sicurezza, dove la situazione è molto delicata, o possono gestire detenuti con problemi psichici, non un solo agente esperto è stato impiegato in questa struttura che presenta tali problematiche;
i livelli di sicurezza pertanto risulterebbero quotidianamente minati, in particolare nel turno notturno, ove spesso vengono impiegati 6 agenti a fronte degli 11 previsti, ricorrendo all’accorpamento di più posti di servizio;
al 14 aprile 2023 risultavano reclusi nel carcere di Rossano 84 detenuti in media sicurezza, 10 in alta sicurezza A.S.2, 219 in alta sicurezza A.S.3 per un totale di 313 detenuti a fronte di una capienza di 263;
le aggressioni al personale non sarebbero seguite da un necessario trasferimento del detenuto violento esponendo l’incolumità degli agenti e la sicurezza a pericoli –:
se il Ministro interpellato sia a conoscenza dei fatti in premessa e quali iniziative intenda intraprendere per garantire il rimpinguamento dell’esiguo personale penitenziario in forza al carcere di Corigliano Rossano e per ridurre la pressione della comunità carceraria, assicurando condizioni di lavoro dignitose e sicure ai dipendenti di questa casa circondariale, nonché condizioni di vita dignitose ai detenuti.
(2-00235)
Baldino, D’Orso, Auriemma