Questa mattina 1° Maggio si e’ tenuto a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri n. 32, tra i provvedimenti piu’ importanti approvati segnaliamo il nuovo taglio del cuneo fiscale, già previsto nel DEF 2023 e confermato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Si tratta di un taglio sui contributi dovuti dai lavoratori dipendenti con reddito inferiore a 35.000 euro o 20.000 euro lordi. Sarà pari, rispettivamente, al 6 o al 7% (contro quello del 2 o 3% previsto dalla Legge di Bilancio 2023) dal mese di maggio e fino a novembre 2023. Il taglio serve a garantire più soldi in busta paga ai lavoratori per una media di circa 55 euro in più.
1. Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro.
Il testo interviene con misure volte a ridurre il cuneo fiscale, per la parte contributiva, nei confronti dei lavoratori dipendenti con redditi fino a 35.000 euro lordi annui; a contrastare la povertà e l’esclusione sociale, con particolare attenzione per le famiglie al cui interno siano presenti soggetti fragili, minori o anziani; a promuovere politiche attive del lavoro, con l’obiettivo di assicurare un’adeguata formazione a chi non ha un’occupazione ed è in grado di svolgere un’attività lavorativa e di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Si introducono poi interventi urgenti volti a rafforzare le regole di sicurezza sul lavoro e di tutela contro gli infortuni e si modifica la disciplina del contratto di lavoro a termine.
Misure a sostegno dei lavoratori e per la riduzione della pressione fiscale
Si innalza, dal 2 al 6 per cento, l’esonero parziale sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2023 (con esclusione della tredicesima mensilità). L’esenzione è innalzata al 7 per cento se la retribuzione imponibile non eccede l’importo mensile di 1.923 euro.
Si conferma l’incremento della soglia dei fringe benefit a 3.000 euro per il 2023, esclusivamente per i lavoratori dipendenti con figli a carico.
Si prevede una estensione ai genitori vedovi della maggiorazione dell’assegno unico prevista per i nuclei familiari in cui entrambi i genitori siano occupati.