L’Unità cinofila della Polizia Penitenziaria di Benevento ha aperto le porte per una visita del Club Alpino Italiano sezione di Benevento e della Protezione Civile. Una giornata speciale che ha permesso di comprendere l’importanza e la bellezza di cani straordinari, che con il loro insostituibile fiuto riescono a risolvere i casi più difficili.
Il CAI di Benevento, ospite dell’evento, ha un legame con l’Unità Cinofila, infatti le attività del Club Alpino Italiano non si limitano alle semplici escursioni alpinistiche, spesso sono dedicate anche al benessere dei cani poliziotto, con progetti che prevedono delle escursioni in montagna studiate per ottenere il rilassamento e defaticamento dei cani dalle attività lavorative, come hanno spiegato Gianna Volpe e Maria Castellino.
L’incontro ideato dal direttore dell’Istituto penitenziario di Benevento, Gianfranco Marcello, ha visto dapprima un approccio teorico,a cura del Vice Ispettore Antonio Pace, che haspiegato i procedimenti di selezione e di addestramento dei cani. I cani,non necessariamente di razza – ha spiegato Pace- una volta arruolati diventano una parte integrante della squadra e soprattutto del conduttore , con cui si viene a creare un legame simbiotico.
Il gioco è il fine di ogni missione per gli “agenti a quattrozampe”, che dopo aver scovato la sostanza da cercare, aspettano il premio, una pallina da mordere o una ricompensa da mangiare. Ma anche se tutto è vissuto in maniera giocosa e divertente, il loro è un lavoro a tutti gli effetti, ed è fondamentale nelle attività antidroga fuori e dentro al carcere.
Il loro spazio all’interno delle mura carcerarie beneventane, è dotato di ogni comfort: Box con zona riscaldata a infrarossi, per mantenere una temperatura corporea ottimale nei periodi freddi, spazi verdi per correre e giocare, e altoparlanti per ascoltare la radio in precisi orari del giorno, la musicoterapia completa l’angolo toelettatura per il benessere psicofisico dei cani poliziotto.
Il tour nella realtà cinofila della polizia penitenziaria, ha visto poi un momento pratico con la simulazione della ricerca di droga su persona e tra gli oggetti.
A scovare in pochi minuti la sostanza stupefacente, il fiuto impeccabile di Zoy, il meraviglioso Border Collie condotto dall’Assistente Capo Angelo Sandullo.(labtv.net)