Ferrara, i sindacati della Penitenziaria: «Chiediamo più agenti e interventi»
Le richieste avanzate al sottosegretario Ostellari in visita all’Arginone nei giorni scorsi
Ferrara Più interventi subito per attenuare tensioni e violenze all’interno del carcere con strumenti per la difesa del personale e l’arrivo di almeno 35 agenti/assistenti «per poter affrontare con dignità il proprio lavoro in condizioni benevoli»: è quanto i sindacati di Polizia penitenziaria hanno chiesto ad Andrea Ostellari, sottosegretario alla giustizia che ha incontrato le organizzazioni sindacali Sappe, Osapp, Sinappe, Uilpa, Fns Cisl, Cnpp al termine della visita all’istituto cittadino con i vertici del carcere, il direttore Maria Nicoletta Toscani e il comandante della Polizia Annalisa Gadaleta.
Tutti i rappresentanti sindacali – spiega una nota – insieme al personale che rappresentano, hanno illustrato i problemi del carcere a partire dalle aggressioni ai poliziotti: i sindacati hanno chiesto «a gran voce che siano adottati interventi positivi, chiedendo in primis un protocollo di intervento operativo con strumenti idonei alla difesa del personale, rispetto per la divisa con la quale rappresentano lo Stato».
E ancora tra le richieste una immediata revisione delle piante organiche, poiché per le norme in vigore, per l’Istituto ferrarese sono previste 212 unità (già pochi allo stato attuale) ma al momento si arriva a 188 unità con soli 175 in servizio ai quali vanno sottratti altri agenti distaccati presso altre sedi. «Allo stato attuale il personale di polizia penitenziaria opera nell’istituto con una capienza di 129 unità nel ruolo agenti/assistenti, numeri al di sotto della media prevista, con i quali, si opera ai livelli minimi di sicurezza con turni massacranti». Per questo i sindacati hanno chiesto al sottosegretario di «ripristinare le condizioni critiche che investono la casa circondariale di Ferrara», ribadendo la richiesta di interventi immediati. (gazzettadireggio)