Protestano e attivano le procedure per lo “Stato di agitazione” gli Agenti della Polizia Penitenziaria per le continue aggressioni subite dai detenuti. Una situazione pesante per il Corpo che, si legge in un comunicato, negli ultimi tempi si verificano in misura sempre maggiore. Dobbiamo purtroppo registrare numerose aggressioni nei confronti del Personale, sostengono le sigle sindacali.
La Polizia Penitenziaria negli istituti penitenziari della Regione (Viterbo, Regina Coeli, Cassino, Rebibbia ecc.) nelle ultime settimane – si sottolinea nel comunicato delle Organizzazioni sindacali di categoria – operano in situazioni di gravissima difficoltà a gestire detenuti sempre più violenti per la quale l’unico strumento che adotta l’Amministrazione e quelli di spostarli a giro negli stessi istituti.
“Siamo stanchi di vedere i nostri colleghi dover subire danni permanenti dove le prognosi superano anche i 30 giorni s.c., mentre le Direzioni non riescono nemmeno più a garantire gli accordi sottoscritti per le forti carenze di personale sempre più in deficit, anche alla luce dei numerosi prepensionamenti avvenuti in questi ultimi mesi e che proseguono per molto tempo visto l’età di servizio e anagrafico della metà dello stesso personale presente in servizio. La situazione e così grave che i turni di servizio durano 16 ore quando va bene con tutte le conseguenze del caso.” ribadiscono i sindacati nel documento.
Le scriventi sigle sindacali (SAPPE SINAPPE OSAPP UILPA USPP FNSCISL FPCGIL) ritengono opportuno per questo motivo attivare le procedure per uno STATO DI AGITAZIONE e indire a breve una manifestazione perché l’Amministrazione Penitenziaria si adoperi a porre fine a tutto questo.(ilpuntoamezzogiorno)