Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha risposto al question time nell’aula della Camera , interrogazione a a firma del deputato Federico Cafiero De Raho e altri (M5S), sulle “iniziative volte alla revoca dell’incarico al sottosegretario di Stato Andrea Delmastro Delle Vedove”.

CAFIERO DE RAHO, D’ORSO, ASCARI e GIULIANO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   il 15 febbraio 2023 il Ministro interrogato riferiva presso l’Aula della Camera dei deputati sull’istruttoria ministeriale relativa al dibattito parlamentare del 31 gennaio 2023, che ha interessato il Sottosegretario Delmastro Delle Vedove e l’onorevole Donzelli, riguardante le conversazioni svelate tra il detenuto Cospito e altri due affiliati alla camorra e alla ‘ndrangheta, escludendo la natura di atti coperti da segreto di Stato delle stesse, in quanto trattasi di «una scheda di sintesi del Nucleo investigativo centrale (Nic), sulla quale non risultano apposizioni formali di segretezza e neppure ulteriori diverse classificazioni», nonostante la dicitura «limitata divulgazione»;

   l’articolo 8, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica n. 352 del 1992 individua tra gli atti sottratti all’accesso ex legge n. 241 del 1990, quelli che riguardino «(…) azioni strettamente strumentali alla tutela dell’ordine pubblico, alla prevenzione e alla repressione della criminalità, con particolare riferimento alle tecniche investigative, alla identità delle fonti di informazione e alla sicurezza dei beni e delle persone coinvolte, nonché all’attività di polizia giudiziaria e di conduzione delle indagini»;

   l’articolo 3, comma 1, del decreto ministeriale n. 115 del 1996 esclude l’accesso anche per le «relazioni di servizio, informazioni e altri atti o documenti che contengono notizie la cui conoscenza sia di pregiudizio concreto ed effettivo alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica degli istituti penitenziari e dell’attività di prevenzione e repressione della criminalità organizzata»;

   la complessa informativa del Nucleo investigativo centrale, riportando rilevanti colloqui tra detenuti in regime di 41-bis per reati di terrorismo e criminalità mafiosa, appartiene certamente alla categoria dei documenti inaccessibili per motivi di ordine e sicurezza pubblica;

   il Sottosegretario non poteva acquisire la richiamata relazione per le esclusioni in materia di accesso, né può dirsi di esserne venuto in possesso in ragione del suo ufficio; infatti, la sua delega riguarda non il trattamento dei detenuti, ma la polizia penitenziaria. Questi, come ammesso dallo stesso Ministro interrogato, avrebbe «chiesto» al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria una relazione da parte del Nucleo investigativo centrale su Cospito, a riprova della necessità di una richiesta formale –:

   se, considerando la natura di documenti inaccessibili per motivi di ordine e sicurezza pubblica della relazione del Nucleo investigativo centrale, ai sensi di quanto previsto dal decreto del Ministero della giustizia n. 115 del 1996 e dal decreto del Presidente della Repubblica n. 352 del 1992, dopo opportuni approfondimenti circa le ragioni per le quali il Sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove abbia acquisito il suddetto documento, non ritenga di promuovere ogni utile iniziativa di competenza volta a rimuovere dall’incarico il medesimo Sottosegretario di Stato.
(3-00197)

(21 febbraio 2023)

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