E’ italiano il sistema di contrasto del radicalismo ideologico e religioso a cui si ispirano diversi Paesi europei ed extraeuropei. Si caratterizza per un’efficace collaborazione interistituzionale e per la circolarità delle informazioni, in particolare tra il NIC – Nucleo Investigativo Centrale del Corpo di Polizia penitenziaria e la Polizia di Stato.
Il sistema operativo adottato dal NIC prevede diversi livelli di osservazione di persone detenute, a seconda di alcuni indici di rischio radicalizzazione, e un accurato flusso d’informazioni dalle carceri. Studiato e apprezzato da esperti di counter terrorism di tutto il mondo, in Italia il modello ha costituito, su richiesta della Direzione centrale della Polizia di prevenzione del Dipartimento della pubblica sicurezza, materia di formazione per funzionari delle D.I.G.O.S. I corsi, iniziati il 24 ottobre 2022 e terminati lo scorso 12 gennaio, sono stati tenuti da esperti del NIC e orientati a uniformare chiavi di lettura e prassi operative in materia di radicalizzazione e proselitismo di matrice islamica.
Il NIC partecipa alle settimanali riunioni del Comitato Analisi Strategica Antiterrorismo – C.A.S.A., organo istituzionale del ministero dell’Interno italiano che ha il compito di favorire la condivisione, delle informazioni relative a minacce terroristiche interne ed esterne tra le varie forze di polizia italiane. Al contributo del patrimonio informativo del Nucleo per risolvere criticità e minacce alla sicurezza non solo nazionale, è stata dedicata una specifica sessione negli incontri, tenutisi a Roma il 23 e 24 novembre 2022, nell’ambito progetto internazionale Radicalisation Awarness Network PBC Mena.