Perugia. Nuovo padiglione al supercarcere di Capanne, costo 10,5 milioni

Lavori in arrivo al supercarcere di Capanne, scatta l’iter per l’allargamento della struttura: serve più spazio per i detenuti. Di questi tanti ne arrivano da fuori regione, in particolare dalla Toscana. Più della metà. Il ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha indetto per il 18 gennaio alle 11 una riunione telematica con all’ordine del giorno a conferenza dei servizi “per l’accertamento della conformità urbanistica del progetto relativo alla costruzione di un nuovo padiglione del carcere di Capanne”. 

Il progetto fa parte del piano del Mit finanziato con fondi Pnrr. I lavori quindi devono essere conclusi entro il 2026. In totale 58 interventi per un importo di 540 milioni di euro. A Perugia “è prevista la realizzazione di un nuovo padiglione presso il complesso penitenziario in località Capanne per un importo di 10,5 milioni di euro, nel quadro generale dell’obiettivo di miglioramento delle condizioni degli istituti penitenziari. Per questo intervento il provveditorato ha avviato le procedure per l’affidamento del progetto di fattibilità tecnico-economica”.

L’obiettivo, come conferma il garante regionale per i detenuti, Giuseppe Caforio, è contenere il sovraffollamento. “Nulla da dire – spiega Caforio – ma come garante ritengo che vi siano altre priorità come le Rems per i detenuti malati mentali, che sono la vera emergenza carceraria attuale. Mentre i sindaci umbri si dicono tutti d’accordo per le Rems in Umbria nessuno li vuole nel proprio giardino. Credo che il tema di una autonomia dell’Umbria nella gestione delle carceri sganciandosi dalla Toscana è necessaria perché si possano fare scelte oculate frutto delle necessità di questo territorio a cominciare da quelle sanitarie del sistema carcerario”.

Anche i numeri dicono che qualcosa va fatto. A Perugia la situazione a regime non non desta preoccupazione ma ci sono dei periodi, a causa dei trasferimenti dalla Toscana, che si va in sovranumero. Caforio ricorda che oltre il 65% dei detenuti attualmente nelle carceri umbre proviene da fuori regione e per reati commessi altrove. In Umbria il totale è di circa 1400 detenuti, a Perugia sono 350 di cui 46 donne. 

La casa circondariale di Perugia è l’unica ad avere una sezione femminile in Umbria e, anche qui, i due terzi delle detenute sono di fuori Umbria. Proprio nella sezione femminile, dove molte recluse sono mamme e si trovano lontano dai propri figli, si è soffermato Caforio nella sua visita effettuata nel carcere di Capanne il giorno di Natale, accompagnato dalla direttrice dell’istituto penitenziario, Bernardina Di Mario.(Corriere dell’Umbria)

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