R. La Russa: al Beccaria trasferiti una decina di detenuti, ora numero regolare

“Hanno trasferito una decina di ragazzi e oggi nella struttura sono in numero regolare. Prima c’era un sovra numero e i detenuti erano di gran lunga superiori al consentito”. Così l’assessore regionale alla Sicurezza Romano La Russa, a margine di un incontro all’interno del carcere minorile Beccaria con la direttrice pro tempore e la polizia penitenziaria dopo l’evasione del 25 dicembre. “Ma non è tanto averne venti in più perché a volte ne bastano due in più in un ambiente dove sono in cinque, per creare un clima non più sereno e disteso che poi coinvolge tutti”, ha sottolineato poi La Russa, spiegando che le “problematiche sono tantissime” e che “con la nuova legislatura questa maggioranza, sperando che venga riconfermata, ha preso l’impegno di approfondire e prendere di petto questo tipo di situazione. Cosa che è già stata fatta dal ministero della Giustizia”. “Inspiegabilmente da vent’anni c’è un cantiere aperto per la ristrutturazione di una palazzina, nei prossimi giorni si attiveranno” per velocizzare la conclusione dei lavori, ha concluso.

“Mancano le risorse nel penitenziario minorile Cesare Beccaria: è un problema presente un po’ in tutte le situazioni e non solo in questo istituto. Ma qualche volta la mancanza di risorse diventa un alibi perché è troppo impegnativo o faticoso procedere per attuare delle migliorie che sono indispensabili. Credo che negli anni passati ci sia stato un certo lassismo. Oggi c’è una consapevolezza diversa sul fatto che bisogna insegnare con più rigore”. Così l’assessore regionale alla Sicurezza, Romano La Russa, a margine di un incontro all’interno del carcere con la direttrice pro tempore e la polizia penitenziaria in merito all’evasione di sette detenuti e alla situazione di sovraffollamento. Durante l’incontro, durato più di un’ora, i dirigenti “hanno manifestato alcune criticità presenti nel carcere, che ci hanno fatto parzialmente visitate. Sono molto demoralizzati per quanto è avvenuto ma c’è l’impegno di tutti perché non accada più”. “Abbiamo discusso molto sulla crescita di questo istituto per fare in modo che i ragazzi che ci entrano possano uscire quanto più possibile trasformati e non persi come sono entrati”, ha spiegato poi La Russa.(milanopost)

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