Nuovo carcere nel savonese, prevista una riunione in Prefettura. La presidente del Tribunale: “I Provveditorati hanno evidenziato che deve essere costruito in provincia di Savona”
Intanto le amministrazioni di Cairo e Cengio non hanno più avuto notizie
Una riunione entro il mese di novembre in Prefettura per fare il punto sulla costruzione di un carcere in provincia di Savona.
Nelle prossime due settimane infatti dovrebbe svolgersi un incontro sul tema tra il Prefetto Enrico Gullotti, la presidente del Tribunale Lorena Canaparo, il Procuratore Capo della Repubblica Ubaldo Pelosi, il Questore Alessandra Simone, il Comandante provinciale dei carabinieri Vincenzo Barbanera, il Comandante della guardia di Finanza Salvatore Salvo, l’ente penitenziario e il Provveditore delle opere pubbliche.
“Hanno evidenziato i Provveditorati che il carcere deve essere costruito nel territorio savonese per rispettare tutti i criteri generali – ha detto la presidente del Tribunale – I pareri dati chiedono l’individuazione di una localizzazione nel territorio di Savona”.
Nel marzo scorso era stato riunito il Comitato Paritetico MIMS (Ministero Infrastrutture e Mobilità sostenibili) e Giustizia, che come specificato dagli ex deputati e senatori Franco Vazio, Sara Foscolo e Paolo Ripamonti, “aveva vagliato le soluzioni afferenti le aree proposte per la costruzione del nuovo carcere, senza escluderne alcuna a priori, ma approfondendone ogni aspetto. Con riferimento a molte di esse sono state rilevate criticità dimensionali e ambientali”.
“L’ipotesi più accreditata e che sarà sottoposta alla validazione definitiva del MIMS insiste nel comune di Cairo Montenotte (l’altra ipotesi era Cengio, ndr), nel quale è stata individuata una superficie di circa 76 mila mq, a 500 metri dalla struttura che ospita la scuola di polizia penitenziaria, in zona Tecchio, ed è adiacente alle aree della Villa de Mari. Una volta eseguita questa ultima validazione – che dovrebbe avvenire in tempi assai celeri – la scelta sarà nuovamente sottoposta al Comitato Paritetico MIMS e Giustizia per il via alla progettazione e all’appalto” avevano proseguito gli ex parlamentari.
Al momento però le amministrazioni di Cairo Montenotte e Cengio non hanno più ricevuto nessun riscontro.
Come già riportato dalla nostra redazione, il comune di Cairo Montenotte aveva indicato tre siti: la zona del Tecchio, un terreno in località Passeggeri e parte delle ex aree Marcella a Ferrania. Cengio invece ha individuato quattro zone: località Castellaro (in Belbo); l’area A2 (quella bonificata) ex ACNA, oggi ENI Rewind; località Vignali (tra Millesimo e Cengio) e Pian Rocchetta (tra Cengio e Saliceto).
“Abbiamo insistito con il Ministero della Giustizia affinché si valuti la promozione di un appalto integrato (progettazione e opere), così come accaduto per le “Cittadelle della giustizia”, nonché per la nomina di un commissario straordinario: questo accelererebbe straordinariamente i tempi di costruzione del nuovo carcere. Ci siamo ripromessi di incontrarci nuovamente nelle prossime settimane per fare il punto e monitorare da vicino lo sviluppo della situazione” avevano detto gli ex parlamentari, ma da maggio la situazione sembra sia entrata in una fase di stallo.(savonanews)