Carcere di Ivrea, agente aggredito
L’aggressione da parte di un detenuto. I sindacati della Polizia Penitenziaria chiedono al Ministro Nordio di intervenire. La situazione è ingestibile, dicono.
Tgr Piemonte
Ennesima aggressione di un detenuto ai danni di un agente penitenziario, fanno sapere dal carcere di Ivrea (Torino), che ha riportato prognosi di tre giorni. I fatti risalgono alla sera del 2 novembre.
Un detenuto avrebbe aggredito un agente che stava chiudendo le celle Il giorno successivo lo stesso detenuto, dopo avere sfilato l’anta della finestra della propria cella, avrebbe provocato ingenti danni alle pareti. Successivamente avrebbe tentato di sfondare la parete che dà sul corridoio della sezione, tanto da rendersi necessario l’intervento di agenti “adeguatamente attrezzati”, riferiscono i sindacati Osapp, Uil Pa PP, Sibnappe, Usoo, Fns Cisl, Cgil FP e Fsa Cnpp.
Ora gli stessi sindacati, in una nota, chiedono a partire dal Ministro Nordio “di intervenire per quanto di rispettiva competenza in considerazione della drammatica situazione in cui è precipitato il carcere eporediese. Una situazione simile, oltre ad essere altamente pericolosa, è dannosa per tutti indistintamente”.
L’istituto carcerario – aggiungono – “è da tempo senza un direttore titolare e il personale riceve direttive via telefono. Il personale di polizia penitenziaria è allo stremo delle forze e non ce la fa più. oltre ad essere abbandonato completamente a se stesso“.
“il personale di polizia penitenziaria – commentano – non interessa più a nessuno, le politiche penitenziarie oramai sono completamente concentrare a favore dei soli detenuti”.(rainews)