Rossi: «Incontrerò il ministro Nordio per parlare del nuovo carcere a Grosseto»
GROSSETO – “Ho molto apprezzato le recenti dichiarazioni del neo ministro della giustizia Carlo Nordio, per quello che riguarda il potenziamento delle strutture carcerarie, con eventuali costruzioni di nuovi istituti penitenziari, così come l’evoluzione del trattamento economico e miglioramento delle condizioni lavorative, spesso difficili e critiche, di chi nelle carceri ci lavora, come appunto gli agenti della nostra polizia penitenziaria”.
Questo è quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi, dopo le dichiarazione rilasciate dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio alcuni giorni fa a margine di un convegno presso l’università di Roma Tre.
“Incontrerò il ministro il prima possibile e porterò sul suo tavolo la nuova struttura carceraria di Grosseto, già individuata nell’area della ex Caserma Barbetti – spiega l’onorevole Fabrizio Rossi e vicesindaco di Grosseto -. La nostra provincia e la città di Grosseto presentano ormai strutture inadeguate che vanno o chiuse o destinate ad altre attività”.
“Il percorso seguito dai vari Enti coinvolti, dopo il Protocollo Pinotti – prosegue Rossi – è in buono stato di avanzamento progettuale e va assolutamente accelerato. Una battaglia politica che già avevo iniziato molti anni fa e che voglio portare all’attenzione del governo e del ministro. Un’attenzione al nostro territorio che presenta tutte le caratteristiche per ospitare strutture carcerarie di nuova generazione. Quindi una marcia in più per Grosseto e tutta la provincia”.
“La certezza della pena è un caposaldo dello stato di diritto, ma deve essere scontata in un luogo adeguato. Questo luogo può senza dubbio essere individuato a Grosseto nell’area ex demaniale vicino all’ospedale Misericordia, anche se espiare la pena non significa solo reclusione con privazione della libertà, ma preparare al reinserimento sociale”.
“Non ultimo, il tema di chi lavora nelle carceri vetuste e non più a norma di legge. I nostri agenti, uomini e donne della polizia penitenziaria, da sempre sotto organico e costretti a lavorare in condizioni di criticità ed estrema difficoltà in tante carceri dell’Italia e della Toscana, come anche nelle strutture carcerarie di Grosseto e Massa Marittima, meritano più attenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, che il nuovo carcere saprebbe sicuramente garantire”, conclude Rossi.(ilgiunco)