Carcere di Trento, il presidente Fugatti scrive al ministro della giustizia Carlo Nodio
Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha scritto una lettera al neo ministro della giustizia, Carlo Nodio, per sollecitare un “tempestivo adeguamento della dotazione di organico” della casa circondariale di Trento, come si legge in una nota Pat.
Questo avviene dopo l’ennesima aggressione a danno del personale della Polizia penitenziaria. Il presidente Fugatti denuncia una dotazione di organico della struttura “attualmente eccessivamente ridotta”.
Il presidente della Provincia di Trento chiede un intervento “quanto prima”, anche alla luce dei numeri attuali dei detenuti, che appaiono lontani da quelli pattuiti nel 2002 con un accordo tra Provincia e Ministero sulla realizzazione del nuovo carcere di Spini di Gardolo. Allora il limite di capienza era stato previsto a 240 detenuti, che avrebbero dovuto essere seguiti da 227 operatori della Polizia penitenziaria, ed è stato costantemente superato. I dati della Provincia rilevano la presenza effettiva di 348 detenuti a fronte di 174 unità di agenti presenti.
Nella sua lettera Fugatti ha poi indicato l’episodio avvenuto lo scorso 22 ottobre, quando 6 agenti in servizio, intervenuti per calmare un detenuto in stato di alterazione, sono stati aggrediti e sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso. Solo pochi giorni prima, nella sezione femminile c’era stato un principio d’incendio causato da una detenuta.
Questi episodi “minacciano il buon funzionamento della struttura – precisa il presidente della Provincia di Trento – ponendo serie difficoltà agli operatori che in questi anni si sono adoperati, anche con grandi sacrifici professionali e personali, per supplire alle ridotte dotazioni di organico”.