Governo Meloni. Morrone (Lega): finalmente svolta riformatrice
Il Governo della svolta riformatrice. Così il parlamentare della Lega Jacopo Morrone, eletto nel collegio uninominale di Rimini, definisce il nuovo esecutivo guidato da Giorgia Meloni che questa mattina ha presentato le linee programmatiche proprio alla Camera.
“E’ il momento di andare oltre, di avere coraggio, di segnare una vera svolta”, afferma Morrone citando alcune delle riforme “non più rinviabili, come quella del Corpo della Polizia penitenziaria unitamente a una riforma strutturale dell’organizzazione del ministero della Giustizia”.
“C’è poi la questione del sovraffollamento dei penitenziari che non si può risolvere puntando solo sulla riduzione del numero dei detenuti. Si rischierebbe infatti – sottolinea – un affievolimento della repressione di quei fenomeni criminosi che turbano e spaventano i cittadini”. Per questo “è indispensabile che sia la politica a stabilire la capienza ragionevole del sistema carcerario come è opportuno prevedere la costruzione di istituti moderni in sostituzione di strutture piccole e obsolete e una dislocazione dei penitenziari più razionale sul territorio”.
A parere di Morrone sono poi “urgenti” la revisione della riforma della ‘geografia giudiziaria’, provvedendo alla riapertura di alcuni tribunali la cui soppressione ha ingenerato solo disagi e ulteriori costi alle comunità, e la definitiva approvazione della riforma dell’equo compenso, come deve essere riconsiderato il dossier di riforma della magistratura onoraria.
“Condividiamo – dice l’esponente del Carroccio – la necessità di una rivoluzione copernicana in tema di giustizia e la sosterremo con lealtà e partecipazione” come sottoscriviamo la “necessità di ridurre i tempi della giustizia”, anche attraverso un atteso aumento degli organici.
“Garantismo, efficienza e certezza della pena – aggiunge – sono i pilastri sui quali si basa la nostra idea di una giustizia giusta che deve garantire l’effettiva terzietà e imparzialità del giudice e la parità tra accusa e difesa, oltre a provvedere a rafforzare le tutele alle vittime dei reati. Poi occorre un passo decisivo verso la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri e il superamento del correntismo esasperato nel CSM”.
Morrone conclude poi citando la legge sul ‘codice rosso’, fortemente voluta dalla Lega, su cui è necessario intervenire a più di due anni alla sua promulgazione per rendere più effettivi gli strumenti di tutela delle vittime.
“Il nostro obiettivo è garantire agli italiani una giustizia più giusta, imparziale e efficace, restituendo, nel contempo, piena e legittima credibilità alla magistratura”.(newsrimini)