Carceri: sindacati, da gennaio a Torino 56 agenti aggrediti
“Se i detenuti sono arrivati a gettare liquido urticante contro gli agenti vuol dire che non esiste più alcun freno alla violenza e non c’è più pertanto ordine e sicurezza all’interno dell’istituto che è il presupposto per il trattamento”. Così i sindacati di polizia penitenziaria Osapp, Uil Pa p.p., Sinappe, Fns Cisl, Fsa Cnpp sull’episodio reso noto ieri da un’altra sigla sindacale, il Sappe. “Si tratta di un episodio gravissimo che dimostra come sia diventato impossibile lavorare nel carcere di Torino considerati i gravi rischi che corre il personale di Polizia penitenziaria per la propria incolumità fisica. E’ la 32/a aggressione dall’inizio dell’anno e del 56esimo agente ferito – proseguono i sindacato – Si deve prendere atto ormai che la sicurezza è un concetto inesistente a Torino. Le Organizzazioni Sindacali del comparto Sicurezza Polizia penitenziaria avevano chiesto e ottenuto un incontro con gli attuali vertici dell’istituto nelle persone del direttore e del comandante di reparto durante il quale avevano peraltro assicurato l’adozione di concreti interventi e di specifiche disposizioni operative che ad oggi, in tutta evidenza, non ci sono state pur essendo compito dei medesimi vertici assicurare l’ordine e la sicurezza dell’istituto e la incolumità del personale”. Le organizzazioni sindacali del comparto sicurezza Polizia penitenziaria chiedono “a gran voce aiuto a tutte le autorità ognuno per la parte di propria competenza affinché si ponga fine a questa incresciosa situazione. Il personale di Polizia Penitenziaria è allo stremo delle forze e non ce la fa più oltre ad essere abbandonato completamente a se stesso e improvvisa qualsiasi intervento senza idonee e chiare direttive”. (lospiffero)