Svolta carceri in Sardegna: dopo 20 anni arrivano i nuovi direttori
E’ stata approvata la graduatoria definitiva dei candidati che hanno superato il concorso pubblico indetto a maggio 2020, la cui prima prova scritta è stata svolta dopo 5 mesi. Tra un anno o poco più quindi saranno rimpinguati i vertici degli istituti penitenziari. Lo rende noto Maria Grazia Caligaris, referente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”
“Primo importante passo nella soluzione del grave problema della carenza di direttori nelle carceri sarde dove sono in servizio tre titolari stabili, seppure con incarico su più Istituti, e due che operano in Sardegna ma anche a Busto Arsizio e Roma, con evidenti criticità per la gestione delle singole carceri. E’ stata infatti approvata la graduatoria definitiva dei candidati che hanno superato il concorso pubblico indetto a maggio 2020, la cui prima prova scritta è stata svolta dopo 5 mesi. Si tratta 57 idonei. Tra un anno o poco più quindi saranno rimpinguati i vertici degli Istituti Penitenziari”. Lo rende noto Maria Grazia Caligaris, referente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, sottolineando che “si tratta di un evento epocale considerato che il precedente concorso è stato indetto 20 anni fa e che i previsti 45 posti a tempo indeterminato sono stati elevati a 57”.
“Le carenze di Direttori – ricorda Caligaris – riguardano in Italia 147 Istituti su 190 (77,3%). In Sardegna però la situazione è ancora più grave perché a fronte di 10 Istituti ci sono solo 3 Direttori e nessun Vice Direttore. Occorre inoltre sottolineare, per quanto riguarda l’isola, la distanza che intercorre tra gli Istituti, le caratteristiche della rete viaria di collegamento e la tipologia. Le Colonie Penali infatti hanno necessità di una costante presenza anche per gli aspetti economico-aziendali. A Onanì-Mamone, per fare un esempio, durante l’inverno in seguito alle piogge o alle nevicate non è raro che la Casa di Reclusione all’aperto resti del tutto isolata. Nelle Colonie inoltre ci sono le coltivazioni, le produzioni agro-pastorali, suinicole e il taglio del sughero. Insomma sono aree particolarmente importanti”.
“I candidati che hanno superato le prove, tutti laureati in discipline giuridiche o in scienze della pubblica amministrazione e/o economico-aziendali, saranno ora nominati – sottolinea l’esponente di SDR – Consiglieri penitenziari e ammessi a frequentare un corso di formazione iniziale, come precisa il comunicato del Ministero della Giustizia, della durata di 12 mesi, che si svolgerà nella Scuola Superiore dell’Esecuzione Penale “Piersanti Mattarella” di Roma. Insomma tra circa un anno finalmente la Sardegna potrà vedere colmato il vuoto d’organico dei Direttori nel frattempo occorre fare di necessità virtù: arrangiarsi”.(castedduonline)