Senato della Repubblica,seduta n. 456 del 27/07/2022
Interrogazione dei Senatori FERRERO Roberta, CASOLATI Marzia, BERGESIO, MONTANI, PIANASSO , indirizzata al Ministro della giustizia con la richiesta di sapere quali iniziative di propria competenza ritenga opportuno adottare, al fine di tutelare l’incolumità degli agenti penitenziari e garantire loro condizioni di lavoro tali per cui possano adempiere alle loro funzioni
Al Ministro della giustizia. –
Premesso che:
un detenuto sottoposto al regime di cui all’art. 41-bis della legge sull’ordinamento penitenziario (legge
n. 354 del 1975) è stato inviato al carcere di Torino per osservazione psichiatrica e ciò nonostante il
reparto sestante, come noto, sia chiuso per ristrutturazione;
questo detenuto non dovrebbe essere collocato nel carcere di Torino, che è fuori dal circuito del
regime carcerario “rigoroso”;
pur nell’evidenza di quanto esposto, di per sé già sufficiente, a parere dell’interrogante, ad inquadrare
la pericolosità della situazione, il medesimo detenuto avrebbe creato non pochi problemi di gestione
interna, tanto che, nei giorni scorsi, si è reso anche protagonista di un’aggressione in danno di un
agente della Polizia penitenziaria, che è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso con applicazione
di punti di sutura al sopracciglio dell’occhio sinistro;
sempre nei giorni scorsi, il detenuto si sarebbe rifiutato di rientrate dall’ora d’aria. Dopo lunga opera di
convincimento sarebbe rientrato; successivamente si sarebbe recato ad effettuare la doccia in altra
cella e, quindi, dal quel momento non sarebbe più rientrato in cella, gironzolando per il corridoio della
sezione e dormendo in un corridoio attiguo alla cella dal medesimo occupata;
da quanto riferito lo stesso detenuto creerebbe non pochi problemi con il cibo e assumerebbe una
condotta assai discutibile (parrebbe che manchino dettagliate direttive per il personale di Polizia
penitenziaria che presta servizio nel carcere di Torino), provocando seri e gravi problemi di gestione
interna;
sono indubbie e facilmente intuibili le gravi difficoltà degli agenti a fronte di atteggiamenti aggressivi,
arroganti e prepotenti del detenuto;
sempre nei gironi scorsi, in un altro padiglione detentivo del carcere di Torino, i detenuti di un’intera
sezione si sarebbero rifiutati di rientrare in cella fino alle ore 23.00 circa, parrebbe per problemi
riconducibili alla mancata erogazione dell’acqua dovuto ad un disguido tecnico;
gli agenti della Polizia penitenziaria del carcere di Torino sono oramai allo stremo delle forze,
si chiede di sapere quali iniziative di propria competenza il Ministro in indirizzo ritenga opportuno
adottare, al fine di tutelare l’incolumità degli agenti penitenziari e garantire loro condizioni di lavoro
tali per cui possano adempiere alle loro funzioni.
(4-07314)