Sicurezza degli operatori in carcere: otto sigle sindacali in Prefettura, la vertenza prosegue
Stato di agitazione Operatori penitenziari Casa Circondariale Livorno
Prosegue la vertenza
Livorno 26 luglio 2022
Le Organizzazioni Sindacali rappresentative del Comparto Sicurezza, all’esito dell’incontro presso la Prefettura di Livorno, hanno comunicato al Capo di Gabinetto Dott. Edoardo Lombardi il proseguimento della vertenza aperta lo scorso 12 luglio.
Nel corso dell’incontro i Segretari e Delegati delle sigle SAPPE, OSAPP-ALSIPPE, UILPA-PP, SINAPPE, USPP, FNS CISL, CNPP e FP CGIL,
hanno rappresentato al Dott. Lombardi le condizioni in cui il personale è costretto, con crescente difficoltà, ad operare:
unità insufficienti a garantire i diritti del personale e la sicurezza dell’istituto;
azioni disciplinari inadeguate per la gravità dei fatti contestati;
mancato rispetto delle stesse direttive ministeriali per la gestione di “eventi critici” ed aggressioni al personale.
Un insieme di elementi, quelli rappresentati, che diffondono nella popolazione detenuta la sensazione di poter agire con aggressività e violenza nei confronti degli operatori, in assenza di quella risposta autorevole e ferma che in uno stato di diritto deve necessariamente essere garantita.
Se quanto già riferito appare condizione purtroppo condivisa con altri istituti della regione e della penisola, vi sono ulteriori elementi – specifici della Casa Circondariale di Livorno – che rendono oltremodo grave il quadro dell’istituto:
l’assenza di un Direttore titolare (dovuta ad un recente pensionamento e dunque largamente prevedibile);
la complessità dell’istituto, che raccoglie presso la stessa Direzione la Circondariale di Livorno (con le due sezioni di “Media” e di “Alta sicurezza”), la Reclusione di Gorgona ed il Servizio Navale preposto ai collegamenti con l’isola;
l’indisponibilità della caserma, da anni oggetto di ristrutturazione, che oltre a recare disagio agli operatori non residenti, scoraggia il personale di altri istituti a chiedere il trasferimento per Livorno.
E’ pertanto auspicio delle otto sigle presenti al tavolo (le quali raccolgono per intero la rappresentatività dei sindacati di Polizia Penitenziaria), che alla disponibilità all’ascolto ed all’attenzione istituzionale dimostrate dal Dott. Lombardi possa fare seguito un autorevole intervento presso l’Amministrazione Penitenziaria del Sig. Prefetto, teso a sollecitare il DAP ad assumere ogni necessaria iniziativa per: ripristinare piena legalità nell’istituto; assicurare al personale le necessarie condizioni di sicurezza; scongiurare il realizzarsi di condizioni di pericolo per lo stesso ordine pubblico (come altrove accaduto durante i recenti e gravissimi fatti occorsi nella prima fase della pandemia).
Confidando pienamente nell’azione che potrà essere messa in campo dalla massima istituzione locale di Governo, restiamo infine in attesa delle risposte che l’Amministrazione Penitenziaria vorrà e saprà dare: non escludendo, oltre il perdurante Stato di agitazione, di attivare ulteriori iniziative a tutela dei lavoratori da noi rappresentati.(livornopress)