Manca il responsabile delle carceri sarde: ennesima richiesta al Ministero
L’Ufficio di viale Buoncammino, a Cagliari, è gestito in prorogatio da Maurizio Veneziano che ha completato il suo incarico. L’appello di SDR
“Il Ministero della Giustizia ce la sta mettendo tutta per garantire alla Sardegna un nuovo Responsabile del Provveditorato Regionale della Amministrazione Penitenziaria (PRAP). Dal 13 gennaio scorso, infatti, l’Ufficio di viale Buoncammino, negli spazi dell’ex Casa Circondariale, a Cagliari, è gestito in prorogatio da Maurizio Veneziano che ha completato il suo incarico. L’impegno ministeriale è contenuto in un nuovo interpello destinato a Dirigenti di livello generale per ricoprire l’incarico di Provveditore della Sardegna”.
Lo rende noto Maria Grazia Caligaris dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, sottolineando che “appare incredibile che si debba ricorrere per la quarta volta al reclutamento di una figura professionale così elevata senza avere riscontri”.
“La mancanza di un Provveditore nella pienezza delle funzioni – osserva – condiziona ovviamente l’organizzazione e l’efficienza delle strutture penitenziarie Il PRAP infatti ha competenze non solo sul personale penitenziario ma sull’organizzazione dei servizi, sui rapporti con gli enti locali e ovviamente su detenuti e internati. Se anche questa volta non si dovesse raggiungere l’obiettivo diventerà improcrastinabile un provvedimento ‘straordinario’ per assegnare l’incarico”.
“Aldilà della buona volontà e dell’abnegazione degli operatori e la generosità del dott. Veneziano, occorre – sottolinea l’esponente di SDR – trovare una soluzione. La situazione in Sardegna è resa ancora più delicata per le carenze di dirigenti nei 10 Istituti Penitenziari. Attualmente sono titolari stabili, con più incarichi, tre Direttori. Altri due invece hanno incarichi a “scavalco”, peraltro in Case di Reclusione importanti come Oristano-Massama e Tempio Pausania. Occorre inoltre tenere presente che oltre al Padiglione 41bis della Casa Circondariale di Sassari-Bancali, è previsto nei prossimi mesi l’apertura dell’analoga sezione di massima sicurezza anche a Cagliari-Uta, senza dimenticare le difficoltà dell’intero personale”.
“Individuare un percorso ‘straordinario’ per assegnare l’incarico di Provveditore della Sardegna – conclude Caligaris – significa impegnarsi per offrire risposte concrete all’intero sistema detentivo e ai suoi operatori. E’ palese il rischio che chi lavora si senta abbandonato dal Dipartimento e dal Ministero. Da questo punto di vista sarebbe auspicabile un’interlocuzione che coinvolga anche il Presidente della Regione e i Parlamentari eletti nell’isola”.(cagliaripad)