Carcere di Biella, Delmastro: “Serve più personale e con strumenti adatti ad affrontare eventi critici”,
L’Onorevole ha visitato il carcere di Biella con l’assessore regionale Elena Chiorino, Cristiano Franceschini Segretario Provinciale di Fratelli d’Italia Biella e rappresentanti sindacali dalla Polizia Penitenziaria di Si.N.A.P.Pe., Osapp e Sappe
Ha visitato le carceri di Asti e Vercelli e oggi 21 maggio, l’Onorevole Andrea Delmastro come responsabile Giustizia di Fdi ha visitato quello di Biella. Con lui l’assessore regionale Elena Chiorino, Cristiano Franceschini Segretario Provinciale di Fratelli d’Italia Biella e rappresentanti sindacali dalla Polizia Penitenziaria appartenenti alle sigle Si.N.A.P.Pe., Osapp e Sappe. Tra le criticità che sono emerse ci sono quella della carenza di personale, ma anche la necessità di una maggiore sicurezza di quello in servizio e un direttore “a tempo pieno”.
Tra le questioni che devono essere risolte, prima di tutto a livello nazionale, per l’Onorevole, c’è quella della dotazione della polizia penitenziari di Taser e di Body Cam, la necessità di istituire un garante per la Polizia che operi all’interno delle carceri e il divieto di sorvolo di droni sull’area delle carceri. Utile anche la modifica del reato di tortura psichiatrica e un protocollo di sicurezza per contenere eventuali sommosse. “Quello di Biella non è un carcere sovraffollato ma solo formalmente – spiega Delmastro – . In realtà avrebbe bisogno di più personale, come pure che venisse dato più risalto alla sua sartoria, che potrebbe diventare un fiore all’occhiello come capita in altre realtà come Catanzaro, dove i detenuti che vi lavorano sono scelti dal personale. Non ha problemi strutturali, ma anche a Biella servirebbero Body Cam e Taser per la Polizia. Ho sottoposto un question time al Ministro proprio in questi giorni sulle Body Cam, e mi ha detto che arriveranno. Tra 4 mesi sarà mia premura verificare. Non dimentichiamoci nemmeno che è il 25% delle indagini che riguardano l’Ndrangheta sono svolte grazie a chi lavora all’interno del carcere, dobbiamo dunque dire grazie a queste persone, e dare loro un ambiente lavorativo con più tutele”.
“Il grande problema – spiega il Segretario Regionale Si.N.A.P.Pe. Raffaele Tuttolomondo – è che non ci vengono dati i mezzi per contrastare gli eventi critici. Parliamo di Body Cam e Taser. Ne abbiamo bisogno. A Biella c’è poi anche carenza di organico e in caso di criticità siamo in grande difficoltà. Senza contare la gestione del personale che richiederebbe più attenzione”.
Altra nota dolente del carcere di Biella è la direzione affidata a un direttore che si divide tra due sedi: “Serve una persona che sia solo qui a Biella tutti i giorni non solo due alla settimana”, sottolinea Grofoni delegato regionale Osapp.
“Dal 2013 Biella ha un nuovo padiglione – ha esordito Alessio La Rocca del Sappe – , ma i modelli organizzativi sono quelli ancora vecchi quindi non aggiornati alla situazione attuale. La sartoria funzionerebbe bene se ci fosse personale idoneo e non è possibile che ci sia un solo poliziotto per piano per 100 detenuti”.(newsbiella)