Donazione della Polizia penitenziaria a Pediatria d’urgenza e Week hospital, tramite Giocamico
Si rinnova l’impegno degli Istituti penitenziari di Parma verso l’Ospedale dei bambini “Pietro Barilla”
Generosa donazione della Polizia penitenziaria di Parma all’Ospedale dei bambini che rafforza il legame con l’associazione che segue gli aspetti ludico ricreativi all’interno della struttura pediatrica. E stata destinata a Giocamico, infatti, la tradizionale raccolta fondi di fine anno organizzata da polizia e personale civile dipendente degli Istituti penitenziari di Parma. Giocamico ha trasformato la cifra raccolta in due monitor mindray utili per monitorare in modo costante i parametri vitali al letto paziente. I monitor sono stati consegnati alla coordinatrice infermieristica Giuseppina Nicosia da utilizzarsi, uno in Pediatria d’urgenza diretta da Icilio Dodi e l’altro al Week Hospital pediatrico di cui è responsabile Pierpacifico Gismondi.
Alla donazione, insieme al personale sanitario dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, al direttore generale Massimo Fabi, al direttore sanitario Ettore Brianti e al presidente di Giocamico Corrado Vecchi erano presenti il direttore degli Istituti penitenziari di Parma Valerio Pappalardo accompagnato dal comandante commissario Nicolino Di Michele, dall’assistente capo Pasquale Ielapi e dall’agente scelto Stefano Puccetti.
“Ringraziamo per la donazione e per l’affetto che anche quest’anno ci dimostrate – hanno affermato i destinatari della donazione Icilio Dodi e Pierpacifico Gismondi – questi monitor vanno a completare la dotazione di apparecchiature che permettono al personale sanitario di controllare anche da remoto lo stato di salute dei nostri pazienti”.
“Per noi che lavoriamo in un ambiente in cui si tenta di rieducare l’uomo – ha dichiarato il direttore degli Istituti penitenziari di Parma Valerio Pappalardo – contribuire, attraverso donazioni, a migliorare il benessere dei bambini rappresenta un gesto di grande soddisfazione che cercheremo di implementare. Sono rimasto favorevolmente colpito dall’alto tasso di partecipazione del personale a questo tipo di iniziative che non ho riscontrato in altri istituti. Vogliono essere un segnale di vicinanza a un mondo infantile purtroppo ancora martoriato dalle conseguenze del mondo e la dimostrazione che l’istituto penitenziario è parte di un territorio e della società civile che lo abita”.(ao.pr.it)